Vialli è morto il 6 gennaio dopo una lunga battaglia contro il cancro. Baggio ora suggerisce che la morte prematura – Vialli aveva solo 58 anni – potrebbe aver avuto qualcosa a che fare con i metodi di doping durante il tempo trascorso insieme come professionisti. (NEWS: Emozionante l’addio di Vialli in Italia)
“È uscito dalle nostre vite troppo presto”, ha detto Baggio a TV7: “Dobbiamo indagare sulle sostanze che abbiamo consumato in quel momento. doping (qui Baggio parla di controllo antidoping, nota d. Rosso.) c’è sempre. Dobbiamo capire se alcuni integratori hanno causato danni nel tempo”. (NEWS: Tutto ciò che conta dal calcio internazionale)
Il tre volte vincitore della Coppa UEFA ha ammesso di essere molto preoccupato. “Temo anche che ciò stia accadendo a troppi giocatori”. Baggio ha giocato anche con Vialli alla Juventus. Con l’icona del calcio italiano ha solo ricordi felici. (NEWS: Tutto quello che c’è da sapere sulla Serie A)
“Ai miei tempi c’era il doping”, spiega Baggio: “Non facevi cose pazze, prendevi cose normali. Ma poi bisogna vedere se il corpo li elimina in un periodo di tempo più lungo o se persistono”.
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