Nella seconda partita si è arrivati alla finale in parità Coppa Davis 2023 questa domenica, Il peccatore Jannik vincendo 6-3 e 6-0 Alex de Minaur e santificare per la seconda volta nella storia della competizione una squadra italiana.
La semifinale è stata una dichiarazione per Sinner -4 nella classifica mondiale ATP-, dimostrando di avere la ribellione necessaria per giocare la finale. E anche questa domenica il 22enne ha imposto ancora una volta le sue qualità per portare la gioia tanto attesa al tennis italiano, che non conquistava l’insalatiera da 47 anni.
Al Palacio de los Deportes di Malaga, Matteo Arnaldi ha messo la prima pressione sulla squadra vincendo per 7-5, 2-6, 6-4 contro Alexei Popyrin dopo aver giocato per due ore e 29 minuti. Questa pressione non è diventata un ostacolo per la migliore racchetta del tennis italiano, che ha affrontato la sfida con implacabile maturità e ha ripetuto la prestazione mostrata contro Novak Djokovic nell’incontro precedente.
Con una vittoria per 6-3, 6-0, Sinner ha sconfitto l’australiano che occupava il 12° posto nel ranking ATP, 47 anni dopo la sua impresa nella finale del 1976 contro il Cile, e ha segnato un cambio generazionale trascendentale in Italia con Filippo Volandri come allenatore.
“Siamo tutti felici, è una sensazione straordinaria per tutti noi. Ieri eravamo sul punto di essere eliminati e ora possiamo festeggiare, è straordinario”, ha commentato l’italiano quando ha segnato la storia con la Nazionale. Esempio di resilienza, Sinner ha vissuto una delle sue migliori settimane sportive dell’anno dopo la sconfitta nella finale ATP per mano di Djokovic domenica scorsa.
A Malaga l’italiano ha sconfitto nei quarti l’olandese Tallon Griekspoor, poi nel doppio con Lorenzo Sonego ha sconfitto la coppia composta da Griekspoor e Wesley Koolhof. Poi, in semifinale, dopo l’inaspettata sconfitta di Lorenzo Musetti contro Miomir Kecmanovic, Sinner è diventato la figura del riscatto e ha sconfitto Novak Djokovic per pareggiare. Ha mostrato ancora una volta il suo carattere irreversibile nel doppio con Sonego contro Djokovic-Kecmanovic e ha così regalato il pass alla finale, evitando la consacrazione del 29esimo australiano nel match finale.