La richiesta di autopsia da parte del tribunale di Mati è stata presentata dall’imputato, capo dei vigili del fuoco della Grecia, Sotiris Terzoudis, come “una risposta” alle assicurazioni espresse oggi dal perito giudiziario Dimitris Liotsios, secondo cui l’evacuazione potrebbe avvenire nell’area tra circa un un’ora prima che l’incendio fosse spento.
Il Pubblico Ministero Dimitris Liotsios, che ha testimoniato per il settimo giorno, ha ribadito nel corso delle domande rivoltegli dai difensori delle vittime, che se il reinsediamento organizzato fosse avvenuto nei tempi previsti “visto che il Centro di coordinamento integrato (ESKE ).
“La persona media a 80 metri al minuto può coprire la distanza fino al mare, al ritmo di un vecchio, in venti o venticinque minuti. L’ho fatto e c’è un video correlato. L’ho fatto a questa lunga distanza”, ha detto il vigile del fuoco, che ha risposto alla domanda, ha nuovamente affermato che se ci sono informazioni valide e un’operazione organizzata, le persone si salveranno.
Avvocato della vittima: Il mio cliente ha impiegato circa cinque minuti per arrivare da casa sua al mare. Una donna in buona salute, in buona forma fisica ha impiegato circa cinque minuti per attraversare 80 metri in mare e su questa rotta è rimasta ustionata…. È ragionevolmente certo che le lesioni personali si sarebbero potute evitare se fosse stata avvisata in tempo? ?
Teste: Certo. Lo dico di sicuro, perché l’ho fatto in pratica.
La posizione espressa dal perito e la sua affermazione di essere assolutamente sicuro di un felice esito di un licenziamento organizzato, ha provocato la reazione dell’avvocato del capo dei vigili del fuoco, che ha presentato istanza al tribunale per recarsi da Mati ed eseguire l’autopsia. Secondo l’avvocato, solo in questo modo si verificherà concretamente se il programmato reinsediamento dei residenti sarà operativamente fattibile ed attuabile, come sottolineato dall’avv. Liotsios. L’avvocato di Terzoudis, ha affermato che accettare la sua richiesta “porterà la corte a una conclusione più sicura, perché guardare una mappa è una cosa e vedere le immagini sul terreno è una cosa”.
Il tribunale, sentite le argomentazioni della difesa, ha ribadito la propria decisione, sentito il procuratore distrettuale.
Il testimone ha sottolineato che “gli abitanti di Mati sono fuggiti perché hanno visto l’incendio, non perché c’era una notifica” – una constatazione che ha provocato un forte commento da parte dei residenti locali: “104 persone sono state sacrificate in modo che 112 potessero lavorare e salvare i tuoi figli”. .
All’esame, l’esperto giudiziario ha ribadito che sulla base delle informazioni ottenute dai documenti audio, risultava che “alle 18.36 ESKE è stata informata della prima morte a Neo Voutza”. Ha anche affermato che “ESKE ha conoscenza, informazioni, disponibilità di truppe di terra, disponibilità di truppe aeree… Sanno tutto”.
Avvocato vittime: Il mio agente, fino a quando non è uscito di casa da solo e si è tuffato nel mare già infuocato, non ha visto auto della polizia e non ha visto nessuno del Comune o della Provincia dare indicazioni a pedoni o pedoni. Sapete se c’è qualcuno?
Testimone: Alle 18:05 il primo e il secondo ingresso a N. Voutza e alle 18:20 Marathon Avenue sono stati chiusi. Sembra che non ci sia potere.
FONTE: APE-ME