Il testamento di Berlusconi è stato aperto, il suo impero ei suoi miliardi sono stati distribuiti. Ma ricordiamo alcune cose… Trent’anni fa, l’incipiente globalizzazione trovò il suo stile, attraverso officine politiche italiane di rilievo e respiro internazionale, nel volto ibrido di Silvio…
Il ventennio dell’uso strategico del Terrore di Stato, iniziato con la repressione del Dissenso Rivoluzionario di Massa (1968 – 1972) e i suoi effetti a lungo termine, suggellati dalle stragi di piazza Fontana a Milano e della stazione ferroviaria di Bologna , si è appena concluso, il che ha pagato la sua prematura idea di partecipazione di sinistra al potere centrale, che è stata accettata molto più tardi.
Si conclude, con gli spettacolari omicidi dei giudici Falcone e Borcellino, ovvero ad opera dei genitori del bel mafioso siciliano, al momento Una nuova brillante mafia siede intorno alla Borsa di Milano.
L’umorismo e l’ironia non sono mai mancati nel bel paese italiano, così l’operazione “Mani Pulite” che seguì agli omicidi, finì nella più sporca cucina politica, dove lo chef Silvio, mescolando ingredienti “nobili” di poteri diversi con gli scarti della moderna mafia ha dato al potere mondiale la ricetta per l’omogeneizzazione…
E questa ricetta è servita da modello sia per gli occidentali che si precipitavano verso est, sia per gli orientali che si occidentalizzano pazientemente.
Le conclusioni della Scienza della Provocazione del Terrorismo di Stato italiano sono state successivamente applicate in tutto il mondo dai Planetarchi.
Mussolini trovò suo figlio nella persona di Silvio, e questi a sua volta insegnò a tutti i regnanti del suo tempo, confermando così le conclusioni di Walter Benjamin, Hannah Arendt, Guy Debord e altri, circa l’evoluzione, la continuità, la valorizzazione storica e il contributo dell’arte contemporanea forma globale e potere post-fascista alla convergenza dei sistemi di governance globale, di cui godono, I registi di questo Mondo in fiori decadenti, e i plebei nella loro pelle, lo fanno valere….