Fontana diventa Presidente del Parlamento
L’Italia ha votato in alto a destra
14/10/2022, 15:05
Oppositore dell’aborto e della comprensione di Putin, l’ex ministro italiano Lorenzo Fontana ha suscitato indignazione. Con la maggioranza assoluta, il populista cattolico di destra è ora a capo della Camera dei Rappresentanti a Roma. Dopo Ignazio La Russa, è in seconda a destra al piano esecutivo.
I partiti di estrema destra italiani hanno anche collocato un politico reazionario al di sopra della seconda camera del parlamento. Lorenzo Fontana è stato eletto Presidente della Camera dei Deputati romana. Il 42enne è un membro cattolico-cattolico della Lega populista di destra. Fontana ha ricevuto 222 voti al quarto scrutinio e quindi ha richiesto la maggioranza assoluta dei 400 parlamentari. L’elezione di un ex ministro ha suscitato rabbia nell’opposizione.
Fontana vuole limitare il diritto all’aborto e vietare i matrimoni tra persone dello stesso sesso, come hanno sottolineato alcuni media, come il quotidiano “La Repubblica”. Inoltre, lui – almeno fino a quando la Russia non ha invaso l’Ucraina – era un ammiratore del presidente russo Vladimir Putin. Dopo che Mosca ha annesso la Crimea, Fontana ha indossato una maglietta con la scritta “NO sanzioni alla Russia” al Parlamento europeo nell’autunno 2014 in segno di protesta contro le sanzioni dell’UE contro Mosca. Dal 2018 al 2019 è stato Ministro della Famiglia e poi Ministro dell’Europa.
L’Italia si sta spostando a destra
Solo giovedì l’estrema destra Ignazio La Russa è stato eletto presidente di un’altra camera del parlamento, il Senato; è un fascismo nostalgico che ha un quadro e una statua di Mussolini in soggiorno. La Russa dei partiti di estrema destra Meloni Fratelli d’Italia e Fontana ricoprono costituzionalmente i due incarichi più alti nella repubblica dopo il presidente. Una volta eletto il presidente della Camera, è probabile che il presidente Sergio Mattarella incarichi la vincitrice delle elezioni Giorgia Meloni nei prossimi giorni di formare un governo.
Di recente, tuttavia, c’è stato uno sconvolgimento nell’alleanza legale di Meloni: secondo i media, Silvio Berlusconi in particolare del conservatore Forza Italia era arrabbiato perché Meloni non voleva dare al suo partito il ministero che voleva. Tra l’altro, l’86enne ha citato in giudizio il dipartimento di giustizia: sono ancora in corso procedimenti per corruzione contro lo stesso Berlusconi nei confronti del partito e delle minorenni. L’ex presidente del Consiglio, che torna al Senato dopo nove anni, vuole nel gabinetto anche la confidente di lunga data Licia Ronzulli. Meloni ha rifiutato fermamente.
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