La polizia di Limassol sta indagando su un nuovo caso di frode online, con denaro prelevato attraverso false dichiarazioni. Inviando messaggi di posta elettronica fasulli a una società cipriota, gli autori sono riusciti a estorcere una somma di 50mila euro.
Il caso è stato denunciato oggi, al TAE Limassol, dal direttore di una società cipriota. Secondo la denuncia, dopo uno scambio di messaggi telematici con un rappresentante di fabbrica con sede in Italia, l’azienda cipriota ha proceduto lo scorso marzo al pagamento di un totale di 50.000 euro per l’acquisto di materiali da costruzione. Il pagamento è stato effettuato tramite bonifico bancario su un conto bancario in Polonia, non una banca in Italia, come indicato nella mail.
Il 05 aprile, la società cipriota è stata informata dallo stabilimento italiano che la fattura per l’acquisto dei materiali non era stata pagata, a seguito della quale si è scoperto che i truffatori avevano interrotto le comunicazioni online della società cipriota. e la fabbrica italiana, ha inviato un messaggio sull’invio di denaro sul proprio conto bancario, presso una banca in Polonia.
L’Office of Economic Crime Investigation di TAE Limassol sta indagando sul caso.
Raccomandazioni dell’autorità ai commercianti
Con questo nuovo caso di frode, la Polizia fa appello al pubblico, soprattutto ai commercianti, perché se ricevono questo messaggio, prima di effettuare il pagamento di una bolletta, verifichi sempre il messaggio, contattando telefonicamente il venditore. . Per tale comunicazione dovranno essere utilizzati i numeri di telefono delle parti ricontattate o indicati nei messaggi tra loro scambiati in precedenti transazioni.
I titolari o i dirigenti dell’azienda sono incoraggiati a informare il proprio personale aziendale su questa particolare forma di frode e mettere in atto procedure per verificare le richieste di pagamento che ricevono.
Maggiori informazioni su questa particolare forma di frode, nonché consigli su come il pubblico può evitare le frodi, sono pubblicate sul sito web della Polizia, al seguente link: