Mercoledì scorso, la Corte Suprema del Belgio ha respinto la richiesta di scarcerazione dei parlamentari Eva Kaili e Mark Tarabella. Pertanto, ha ottemperato alla richiesta del pubblico ministero, hanno riferito i media belgi. I due membri del Parlamento europeo sono accusati nell’ambito di un’indagine per corruzione iniziata in Qatar e Marocco. I politici negano le accuse.
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La Corte Suprema ha respinto un ricorso contro la decisione di basso livello, che all’inizio di marzo ha stabilito di prorogare di due mesi la detenzione di Kaili e di un mese quella di Tarabella. Il politico greco è detenuto dall’inizio di dicembre, l’eurodeputato belga dall’inizio di febbraio.
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I difensori di Kaili hanno chiesto la libertà condizionale al politico che indossava un braccialetto elettronico per monitorare i suoi movimenti. Un provvedimento simile è stato approvato da un tribunale a fine febbraio per il partner del politico greco e assistente italiano dell’eurodeputato Francesco Giorgi.
Kaili e Tarabella sono accusati nell’ambito di un’indagine per corruzione al Parlamento europeo. Secondo i pubblici ministeri belga, qatariota e marocchina che cercano di influenzare i legislatori attraverso l’ONG Against Impunity, fondata e guidata dall’ex eurodeputato italiano Pier Antonio Panzeri.
Comincia a collaborare con i pubblici ministeri. Secondo l’accusa, i due parlamentari avrebbero ricevuto ingenti somme di denaro da Panzeri per agire per conto di paesi i cui interessi l’ex politico italiano stava promuovendo.
Anche l’eurodeputato italiano Andrea Cozzolino, il cui assistente è uno degli altri imputati, Francesco Giorgi, è agli arresti domiciliari in attesa di una decisione del tribunale di Napoli sulla sua estradizione in Belgio. I suoi avvocati difensori hanno respinto l’affermazione di Panzeri secondo cui l’eurodeputato avrebbe permesso che fosse corrotto e hanno chiesto il rigetto della richiesta di estradizione.
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