“Eva Kaili lascerà la custodia, sarà agli arresti domiciliari in Belgio e sarà monitorata elettronicamente. Lo ha deciso il giudice istruttore”, ha detto ad AFP il giudice belga Antoon Schotsaert. Allo stesso tempo, un mese fa, la Corte Suprema belga ha rigettato la richiesta di scarcerazione di Kaili e dell’imputato dell’eurodeputato Mark Tarabella.
Il politico socialista greco è l’ultimo imputato nel cosiddetto caso Qatargate a rimanere in custodia. Ha trascorso quattro mesi lì. Martedì un tribunale belga ha deciso di liberare Tarabella dagli arresti domiciliari. Tra questi anche un altro coimputato, Francesco Giorgi, compagno di vita di Kaili. Tuttavia, secondo Politico, la coppia sarà agli arresti domiciliari in famiglie separate.
Kaili è accusato nell’ambito di un’indagine per corruzione al Parlamento europeo. Secondo i pubblici ministeri belga, qatariota e marocchina che cercano di influenzare i legislatori attraverso l’ONG Against Impunity, fondata e guidata dall’ex eurodeputato italiano Pier Antonio Panzeri. Comincia a collaborare con i pubblici ministeri. Secondo l’accusa, i due parlamentari avrebbero ricevuto ingenti somme di denaro da Panzeri per agire per conto di paesi i cui interessi l’ex politico italiano stava promuovendo. Il Parlamento europeo ed entrambi i paesi hanno respinto le accuse.