Una lettera al Ministro del Lavoro e degli Affari Sociali, K. Hatzidakis, inviata ieri, martedì 11 ottobre 2022, dalla Confederazione Generale degli Artigiani e dei Commercianti Professionisti della Grecia (GSEVEE) chiede il congelamento dei lavoratori autonomi e autonomi contributi assicurativi per il 2023 per garantire i loro possibili pagamenti soprattutto per le piccole e piccolissime imprese.
Come precisato nella sua lettera di GSEVEE, dopo la modifica della normativa in materia, il numero delle categorie di assicurazione autonoma erogate per il settore previdenziale, dal 1.1.2023 al 31.12.2024, è aumentato annualmente con attestazioni rilasciate dal Ministro del Lavoro e Affari Sociali, di una variazione percentuale dell’indice generale medio annuo dei prezzi al consumo nell’anno precedente e dell’importo dei contributi dell’assicurazione sanitaria.
Questo, come sottolinea, “significa che l’attuale totale contributivo assicurativo per i non dipendenti (liberi e autonomi) dovrebbe essere adeguato al rialzo dal 1/1/2023 sulla base dell’aumento dell’inflazione media annua, che dovrebbe raggiungere circa 10%”.
Tuttavia, i successivi aumenti dei prezzi, principalmente a causa di aumenti eccessivi dei prezzi dell’energia, hanno avuto un impatto negativo sia sul reddito delle famiglie che sui costi operativi delle imprese. Soprattutto per le piccole e piccolissime imprese, l’intensa combinazione di domanda ridotta e aumento dei costi operativi ha quadruplicato le imprese che devono affrontare seri problemi di liquidità. Infatti, secondo un recente sondaggio di IME GSEVEE, 4 aziende su 10 non hanno quasi contanti in mano, portando il 40% delle aziende ad avere almeno un debito dovuto a Stato o Privati, con il debito verso ex OAEE che rientra nella categoria con la percentuale maggiore.
“Sulla base di quanto sopra, ci si rende conto che l’attuale aumento dei contributi assicurativi per il lavoro autonomo aggraverà un problema già grave affrontato dalla maggior parte delle piccole e piccolissime imprese. Sottolineiamo che gli effetti della puntualità sono gravi quanto l’impatto della crisi sanitaria, dove non sembra esserci alcun conguaglio – e giustamente – nella parte dei contributi assicurativi sanitari. Nello specifico e per legge, i suddetti contributi assicurativi dovrebbero essere rettificato entro il 2021 dell’1,2% di aumento medio annuo dell’inflazione Inoltre, poiché si ritiene anche che nessun adeguamento dei contributi assicurativi in futuro avrà un impatto negativo sull’importo delle pensioni, ricordiamo che i lavoratori autonomi hanno il possibilità di scegliere un’assicurazione più alta. la categoria in modo che l’importo della sua futura pensione sia superiore a quello determinato dalla categoria inferiore”, sottolinea la lettera.
La richiesta di GSEVEE nella situazione attuale di garantire per quanto possibile la capacità di pagare i contributi assicurativi dei lavoratori autonomi in quanto un forte aumento può indurre circa il 25% degli assicurati che hanno scelto una categoria assicurativa superiore a scegliere eventualmente la più bassa e/o la più bassa , in modo che i costi assicurativi non aumentino. Ciò, come segue, neutralizzerà anche l’aspettativa di un aumento del reddito assicurativo.
Riteniamo che il relativo articolo della Legge 4387/2016 debba essere immediatamente modificato in modo che i contributi assicurativi per i lavoratori autonomi rimangano invariati almeno per il 2023.