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Sembra che la migliore versione finora in questa stagione dell’Inter si sia finalmente bloccata dietro per chiudere a Barcellona il che, però, complica la sua presenza agli ottavi Champions League dopo una partita segnata da polemiche per la cancellazione del gol di Pedri e le decisioni arbitrali e VAR, nessun rigore è stato assegnato per mano di Dumfries a tempo scontato.
Esso Giuseppe Mezza ha ospitato il duello nella terza giornata della fase a gironi di Champions League, in cui l’Inter è passata da meno a più e ha sfruttato il suo momento di dominio per battere nuovamente il Barcellona 12 anni dopo, questa volta 1-0, allo stesso tempo un’altra notte amara per Lewandowski deve ancora esordire in Europa con la maglia blaugrana.
Inter e Barcellona Saltano alla pagina con le loro idee molto chiare e funziona bene. Gli azulgrana avevano palla e provavano ad abbattere i muri bassi piazzati dall’Inter con il possesso da parte a parte per trovare spazio. Il piano dell’Inter è esattamente l’opposto.
Passa palla con l’obiettivo di contropiede veloce una volta recuperato, solo per quello che Inzaghi ha messo Correa al fianco di Lautaro al posto di Dzeko.
Il terzo tempo è un incanto per gli italiani. Calhanoglu corre a perdere palla davanti alla zona. Un regalo per lui. Ha sparato a Ter Stegen e ha aperto le marcature. Sorpresa alle stelle a Milano. L’Inter, arrivata infortunata e subita due sconfitte consecutive nel campionato nazionale, è davanti alla capolista spagnola.
Al 67′ arriva il gol dei blaugrana. Dembelé riesce a battere per la prima volta Dimarco ea raggiungere la linea di fondo campo, da dove riceve un cross che Onana tocca in partenza pessima e finisce ai piedi di Pedri, che deve solo spingerlo. Ma il VAR chiama ancora l’arbitro, che ha rivisto la partita e ha visto il fallo di mano di Ansu Fati prima che la palla arrivasse ai piedi di Pedri.
Non sono riusciti ad abbattere il muro nerazzurro in una serata che potrebbe essere fondamentale per il futuro di entrambe le squadre in Champions League.