Il primo ministro italiano fucilato dalle Brigate Rosse rischia la beatificazione

Questo è uno di quei momenti storici che scuoteranno l’intera nazione, ha detto Il quotidiano britannico The Telegraph. Il 16 marzo 1978, le Brigate Rosse arrestarono l’ex primo ministro italiano, che stava negoziando una storica coalizione tra il Partito Democratico Cristiano (Democrazia Cristiana) e i Comunisti italiani (Partito Comunista Italiano).

Beatificazione

La proclamazione della beatitudine o beatificazione (dal latino beatus felice, beato e facere fare). la seconda fase del processo di canonizzazione (cioè canonizzazione nella Chiesa cattolica). Questa affermazione significa che la Chiesa lo garantisce che la persona è in cielo, quindi è possibile chiedere la sua intercessione e portargli rispetto (ad esempio a lui può essere dedicata una chiesa o un altare). I prerequisiti sono un processo di beatificazione completo e un miracolo documentato. A differenza della canonizzazione, al beato può essere mostrata venerazione, ma ciò non è esplicitamente specificato, come nel caso dei santi. Anche il permesso di adorare il Beato è esclusivamente locale, non universalmente applicabile all’intera chiesa.

Fonte: wikipedia.org

L’accordo era già in vigore quando un gruppo delle Brigate Rosse ha fatto irruzione nell’auto di Aldo Moro per arrestarlo. Ha ucciso cinque delle sue guardie durante l’attacco.

I terroristi di sinistra vogliono scambiare il leader dei democratici cristiani con sedici dei suoi membri imprigionati. Tuttavia, le autorità statali hanno rifiutato di accettare i loro termini.

Dopo 55 giorni di prigionia e trattative fallite, che coinvolsero anche Papa Paolo VI, i membri delle Brigate Rosse decisero di agire. Il 9 maggio 1978, il politico fu messo nel bagagliaio di un’auto e fucilato più volte. Poi parcheggiarono l’auto e il corpo nel centro di Roma, secondo un’ipotesi, a metà strada tra la sede della Democrazia Cristiana e quella comunista, come simbolo della fine dell’accordo.

Ora anche il cardinale Agostino Vallini, rappresentante del Papa, ha dato il permesso per la beatificazione. Lui stesso ha definito il politico ucciso un “servo di Dio”.

Il più grande statista

Gero Grassi, attuale deputato del Partito Democratico, ha detto: “Quando l’ho saputo sono rimasto sorpreso e felice. Moro è diventato un martire della democrazia. Era molto religioso. L’esempio che Moro ci ha dato con la sua vita terrena, merita certamente di essere benedetto, anche se non gli è stato dimostrato alcun miracolo.”

L’idea di beatificare Aldo Moro è piaciuta anche alla figlia Maria Fida Moro: “Non conosco ancora i dettagli, ma è una buona idea. Naturalmente, anche nel dramma degli ultimi giorni, mio ​​padre ha agito secondo Morale cristiana e così rimase per noi un modello di decenza, di amore e di misericordia.” ha detto la figlia del politico ucciso al server italiano liberoquotidiano.it.

“Sono decisamente a favore della sua beatificazione. Questa è l’ultima cosa che possiamo fare per il più grande statista che l’Italia abbia avuto dalla fondazione di questa Repubblica”, ha aggiunto Moroová.

Adriana Femia

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