Allo stesso tempo, anche se l’imputato ha ammesso di aver tirato i pantaloni della ragazza, i membri della corte d’appello hanno ritenuto che “la cerniera, data la sua specificità, potrebbe essere stata danneggiata a causa della scarsa qualità”.
Ha fatto scalpore in Italia la decisione della Corte d’Appello di Torino rilasciato giovani da accuse di stuprogiustificare tale decisione con il fatto che “la ragazza aveva bevuto e lo aveva esortato a essere coraggioso».
I due giovani, amici dai tempi della scuola, si incontrano in un negozio di Torino per un aperitivo. La ragazza è andata in bagno e, come ha testimoniato, “il giovane l’ha costretta ad avere rapporti sessuali con lui, anche se lui le ha detto chiaramente che non voleva”. La decisione del tribunale di primo grado è stata la condanna del giovane, a due anni e due mesi di reclusione.
Ora, però, la corte d’appello ha stabilito che “la ragazza, anche a causa del suo consumo di alcol, ha spinto l’uomo più vicino, mentre inizialmente è rimasto fuori dalla porta”.
Allo stesso tempo, anche se l’imputato ha ammesso di aver tirato i pantaloni della ragazza, i membri della corte d’appello hanno ritenuto che “la cerniera, data la sua specificità, potrebbe essere stata danneggiata a causa della scarsa qualità”.
I media italiani hanno sottolineato che le ragioni alla base della decisione risalgono al passato, dove le donne vittime di stupro sono state quasi sempre dichiarate colpevoli, sostenendo che “hanno provocato i loro stupratori”. Il pubblico ministero competente ha annunciato che avrebbe impugnato tale decisione alla Suprema Corte italiana.
Fonte: RES-EMP
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