Il: 21/04/2022 16:11
Con l’aiuto di nuovi contratti di fornitura, l’Italia si è liberata dal gas russo. Il Paese dell’Europa meridionale ha raggiunto ulteriori accordi per più spedizioni di GNL con l’Angola e la Repubblica del Congo.
L’Italia si è resa meno dipendente dal gas russo. Dal 2023 in poi, 4,5 miliardi di metri cubi di gas naturale liquefatto (GNL) proverranno dalla Repubblica del Congo, secondo il fornitore di energia italiano Eni. L’amministratore delegato del gruppo in parte statale si è recato nei Paesi africani insieme al ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio e al ministro per la Conversione ecologica, Roberto Cingolani. Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha dovuto rimanere a Roma diversamente dal previsto a causa di un test positivo al coronavirus.
Il giorno prima, la delegazione aveva raggiunto un altro “accordo significativo” per ulteriori forniture di gas con l’Angola, a sud della Repubblica del Congo, sulla costa occidentale dell’Africa, scrive Di Maio su Facebook. Il governo italiano aveva negoziato più forniture di gas con l’Algeria del Nord Africa e lo stato del Golfo del Qatar prima del “Tour del gas”, hanno definito i media il viaggio.
La Russia è di gran lunga il più importante fornitore di gas dell’Italia
L’Italia, con i suoi quasi 60 milioni di abitanti, importa gran parte del suo gas dalla Russia. Il gas rappresenta il 42 per cento del consumo energetico italiano, di cui il 95 per cento importato. La Russia fornisce il 45 per cento del gas naturale consumato in Italia. A causa della guerra in Ucraina, i governi dei paesi dell’Europa meridionale hanno deciso di disimpegnarsi e di diversificare le proprie fonti di energia. Con l’aiuto di un nuovo contratto di fornitura, questo dovrebbe funzionare.