L’economia italiana è cresciuta dello 0,5% nel terzo trimestre rispetto ai tre mesi precedenti, secondo i dati preliminari, un tasso molto più forte del previsto che ha allentato la pressione del nuovo governo di destra.
Su base annua, secondo l’Istat, il Pil della terza economia dell’eurozona è aumentato del 2,6%.
Gli analisti prevedono una crescita del PIL invariata su base mensile e del 2% annuo. È caratteristico che il governo si aspetti anche una contrazione del PIL nel terzo trimestre.
Il PIL italiano ha superato le attese in ognuno dei primi tre trimestri dell’anno.
Andando avanti, tuttavia, tale prospettiva è stata offuscata dall’elevata inflazione, esacerbata dalla guerra in Ucraina, che ha colpito la fiducia delle imprese e dei consumatori, soffocato gli investimenti e messo a dura prova il potere di spesa delle famiglie.
Roma prevede ufficialmente una crescita per l’intero anno del 3,3% quest’anno, rallentando a solo lo 0,6% nel 2024.
Dopo la crescita inaspettata del terzo trimestre, le previsioni per il 2022 sembrano essere sopravvalutate.
Il servizio statistico Istat ha sottolineato che il PIL per l’intero anno salirà quest’anno al 3,9%.
Il mese scorso il ministero ha previsto che l’economia si contrarrà nel secondo trimestre del prossimo anno, sottolineando il difficile compito che dovrà affrontare il nuovo primo ministro, Georgia Meloni, entrata in carica il 15 ottobre.
L’Istat ha confermato nel secondo trimestre una crescita dell’1,1% rispetto ai tre mesi precedenti, ma ha rivisto il tasso annuo al 4,9% dal 5%.