Cioè prendere appunti un aumento di oltre quattro punti sui risultati elettorali, mentre i suoi alleati continuano a “soffrire”: The Lega non è riuscito a superare il 7,6% e Forza Italia è scesa al 6,4%.
Per quanto riguarda l’opposizione, l’ Cinque stelle “convinto” il 16,9% degli intervistati, seguito dal centrosinistra Partito Democratico con una percentuale del 16,2%, mentre il centroa Alleanza Renzi-Calenda supportato dal 7,9% del campione statistico.
Questi dati dimostrano che, nonostante le obiezioni ei timori internazionali e interni espressi dopo le elezioni, la “luna di miele” del nuovo governo con gli italiani non è finita.
La sua coalizione di governo si è appena presentata piano di bilancio statale 2023, con tre priorità assolute: sostegno alle imprese e alle famiglie (per via dell’ondata di alta precisione), sgravi fiscali per i lavoratori autonomi e aumento delle pensioni minime. Saranno stanziati 21 miliardi di euro per contenere i costi energetici e aiutare le famiglie più povere e le imprese del settore privato.
Questo periodo è indubbiamente difficile e molto critico. Tuttavia, anche il 45enne primo ministro del paese aumento dell’inflazione (dell’11,9%) e le richieste dei sindacati per politiche sociali più forti, si trova anche ad affrontare altre importanti questioni da risolvere. Si tratta di rapporto con la stampa.
In una conferenza stampa per la presentazione del bilancio, molti giornalisti italiani hanno protestato contro il capo del governo bisogno di alcune domande e non dedicare abbastanza tempo all’informazione e al dialogo con la stampa. Le critiche sono state fatte principalmente dai redattori di giornali La Repubblica, La Stampa e Il Foglioma anche da giornalisti di canali televisivi privati La7che appartiene allo stesso gruppo del quotidiano Corriere della Sera.
Il giornalista ha ricordato che “e al vertice del G20 in Indonesia è stato ricevuto un nuovo primo ministro solo tre domandee hanno aggiunto che in conferenza stampa sulla bozza di bilancio, dopo un’ora di intervento di vari ministri e dopo la sesta domanda del redattore politico, voleva andarsene. Intanto Georgia Meloni ha subito replicato che la giornalista “non era così categorica come alcuni suoi predecessori” e ha accusato alcuni redattori di appropriarsi delle loro domande. tono eccessivamente polemico.
Il quotidiano La Repubblica ha scritto nei suoi commenti che “il presidente del Consiglio italiano soffre di sindrome da assedio” e i partecipanti al programma di approfondimento politico di La7 hanno sottolineato che “non dobbiamo dimenticare che il mestiere dei giornalisti è proprio questo, chiedere domande”.
La prima lettura di tutta questa vicenda porta a concludere che il presidente di Fratelli Italiani (che è anche iscritto al Sindacato Giornalisti Italiani) deve capire di non essere – più – all’opposizione e che, da presidente del Consiglio, è naturale accettare maggiori pressioni da parte degli addetti stampa. Deve anche riuscire a prendere la necessaria “distanza istituzionale” imposta dal suo nuovo ruolo: cioè non entrare in conflitto verbale con il direttore durante le sue interviste alla stampa.
D’altra parte, certo, è anche vero che nelle varie conferenze stampa del suo predecessore, Mario Draghi, nessuno ha mai alzato la voce chiedendogli, ad esempio, se “ha imparato la lezione” dopo i conflitti con l’estero. La Meloni ha recentemente litigato con la Francia perché migrare e il problema dei profughi, ma anche Draghi, ad esempio, ha nettamente preso le distanze dalla Germania nella gestione energetica.
Il nuovo presidente del Consiglio italiano ha finora dimostrato che su molte questioni importanti preferisce esprimere le sue opinioni utilizzando i social media. Tuttavia, è chiaro che ciò non può sostituire il contatto con i giornalisti e il lavoro giornalistico. Molti commentatori hanno sottolineato che il rispetto reciproco di base è chiaramente necessario in un clima che non ha nulla a che fare con quello del periodo pre-elettorale. La prosecuzione di questo “dialogo caldo” non può che ferire l’Italia, un Paese con grossi problemi (di lunga durata, ma anche di immediata rilevanza) che necessitano di soluzioni.
Fonte: RES-MPE