La risposta dell’Italia all’ERT: Christian Mavris
Le questioni dell’immigrazione continuano a preoccupare gli affari italiani oggi. Ieri, domenica 26/03, a un mese esatto dall’incidente mortale della barca Coutro, la Guardia Costiera italiana – che ha ricevuto pesanti critiche per la vicenda – ha annunciato di aver soccorso in 48 ore “più di 3.300 persone a bordo di 58 imbarcazioni”. nel Mediterraneo.
In questo contesto, e contemporaneamente alla denuncia di nuove vittime dell’immigrazione irregolare in Tunisia, ha destato scalpore la notizia che la nave “Louise Michel” dell’omonima ONG, finanziata da un noto artista . Banksy, detenuto nel porto di Lampedusa. Il motivo, secondo le stesse ONG, era una violazione del nuovo decreto che stabiliva l’ambito specifico – ei confini – del lavoro dell’organizzazione. Come riportato dalla stampa italiana, il rappresentante dell’Ong ha detto caratteristicamente: “ci hanno impedito di uscire dal porto e hanno provveduto ai soccorsi in mare”.
Secondo una nota della Guardia Costiera italiana, la nave “Louise Michel” “dopo aver effettuato la sua prima operazione di salvataggio nelle acque interne libiche, violando gli ordini impartiti per raggiungere la città portuale di Trapani, si è invece diretta verso altre tre unità di migranti dove , inoltre, la nave della Guardia Costiera italiana è in viaggio per i soccorsi”.
La nota della Guardia Costiera italiana fa anche riferimento a “continue chiamate dei servizi aerei delle Ong” che hanno “sovraccarico i sistemi di comunicazione del Centro nazionale di coordinamento dei soccorsi, sovrapponendo e duplicando i segnali esistenti dei servizi aerei dello Stato italiano”. Come ha sottolineato la stampa italiana, l’episodio di Sos Méditerranée è stato citato come esempio Vichinghi oceaniciche ha ricevuto minacce dalle motovedette libiche ‘col fuoco in aria’.
“Click Day” per quasi 83.000 ingressi di immigrati legali – Richiede almeno 100.000 voti
Se da un lato si è dato grande risalto al problema dell’immigrazione irregolare dal fronte meridionale, dall’altro questa giornata è stata chiamata “click day” (clic giorno) per l’ingresso legale nel Paese di 82.705 immigrati, come definito dalla recente ‘decisione flussi di immigrazione’.
Secondo la Confederazione Coldiretti – che rappresenta e sostiene le imprese agricole – ha sottolineato in un relativo bando che “con l’arrivo della primavera, c’è bisogno di almeno centomila giovani per sopperire alla carenza di manodopera che lo scorso anno ha colpito le campagne con una significativa perdita della coltura agricola nazionale”.
La Confederazione ha aggiunto che un prodotto agricolo su quattro viene raccolto da mani straniere “con 358.000 lavoratori di 164 Paesi diversi impiegati nei campi e nelle stalle, che forniscono oltre il 30% del totale delle giornate lavorative richieste dal settore”.
“Lavoratori stranieri che lavorano in agricoltura” conclude la Coldiretti “provenienti per lo più da Romania, Marocco, India e Albania, ma ci sono rappresentanti di alcuni paesi. Si tratta per lo più di lavoratori temporanei che arrivano dall’estero e ogni anno varcano il confine per lavoro stagionale per poi rientrare nei propri paesi, instaurando spesso rapporti professionali stabili oltre che amicizie con datori di lavoro agricoli. Ma è in aumento anche la presenza di stranieri alla guida di aziende agricole, con quasi 17.000 titolari non italiani”.