Il ministro italiano della Cultura e del turismo ha promesso di trovare e punire un turista che è stato filmato mentre incideva il nome suo e della sua ragazza sulle pareti del Colosseo a Roma, un reato punibile con il pepe.
Il video dell’accaduto è diventato virale sui social. Il messaggio “Ivan+Hayley 23” è apparso sul Colosseo in un momento in cui i residenti già si lamentavano del gran numero di turisti che inondano in gran numero la Città Eterna in questa stagione.
Il ministro della Cultura Gennaro Sandugliano ha definito la profanazione dell’anfiteatro Flavio, vecchio di quasi 2.000 anni, “grave, poco dignitosa e un segno di grande mancanza di rispetto”. Ha detto che spera che l’autore del reato venga trovato “e punito secondo le nostre leggi”.
L’agenzia di stampa italiana ANSA ha osservato che questo incidente è la quarta volta quest’anno che graffiti simili vengono segnalati al Colosseo. Le sanzioni a cui vanno incontro questi turisti vanno da 15.000 dollari a cinque anni di carcere.
Il ministro del Turismo, Daniela Santanće, auspica che il turista venga sanzionato “in modo che comprenda la gravità delle sue azioni”. Invitando al rispetto per la cultura e la storia italiana, ha promesso: “Non possiamo permettere a coloro che visitano il nostro Paese di pensare di potersi comportare in questo modo”.
Nel 2014, un turista russo è stato multato di 20.000 euro (25.000 dollari) e condannato a quattro anni di carcere con sospensione della pena per aver inciso una lettera maiuscola “K” sul muro del Colosseo.
L’anno successivo furono sanzionati anche due turisti americani per aver inciso i loro nomi sul monumento.
A proposito, quest’anno l’Italia dovrebbe stabilire un record di arrivi turistici, che supererà i dati pre-pandemia e il picco del 2019.
Fonte: N1
Foto: schermata, pixabay
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