La peste suina mette in allerta le autorità sanitarie

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Dopo che si erano verificati diversi casi di peste suina, l’Italia temeva che la malattia potesse diffondersi ulteriormente. (Foto d’archivio) © Gregorio Borgia/dpa

A Roma è stata dichiarata “zona rossa” per la peste suina. Qui ora si applicano regole severe.

Roma – Aumentano le preoccupazioni per la diffusione delle malattie animali in Italia. La peste suina è attualmente concentrata in diverse zone. A Roma, dove negli anni sempre più cinghiali sono entrati in città in cerca di cibo, nei fine settimana è stata designata una “zona rossa”.

L’area si estende da nord-ovest fino ai pressi del Vaticano. In futuro lì saranno vietati gli eventi all’aperto e i picnic; anche le scarpe dovranno essere disinfettate ed è stato annunciato un monitoraggio speciale da parte delle autorità.

Peste suina in Italia: questa malattia è pericolosa per l’uomo?

La peste suina africana non è pericolosa per l’uomo, ma nei suini selvatici e domestici la malattia è altamente contagiosa, non ha cura ed è quasi sempre fatale. La regione Lazio, dove si trova Roma, ha designato “zone rosse” e altre aree sotto sorveglianza per proteggere gli allevamenti nella regione.

Nella capitale italiana, i cinghiali sono una questione politica: per molti critici, l’introduzione di artiodattili nelle aree residenziali, spesso documentata attraverso immagini o video di cellulari, è un’indicazione dell’incapacità dei politici di affrontare il problema dei rifiuti in Italia. Roma la “Città Eterna”. Poiché spesso i rifiuti non vengono raccolti lungo le strade, i cinghiali cercano lì il cibo. La regione chiede che i bidoni della spazzatura nella “zona rossa” siano recintati.

Peste suina: il Ministero della Salute italiano lancia un allarme urgente

Secondo il Ministero della Salute le misure, allo studio anche nelle regioni colpite Piemonte e Liguria, potrebbero non essere sufficienti. “Dobbiamo ridurre il numero dei cinghiali, in Italia ce ne sono troppi”, ha detto il viceministro degli Esteri Andrea Costa.

Le associazioni ambientaliste e per la protezione degli animali hanno criticato i piani per la futura caccia su larga scala al cinghiale. “Trasformare Roma nel Far West della caccia al cinghiale non risolve il problema”, ha detto Rita Corboli dell’organizzazione per la protezione degli animali “Oipa” e ha aggiunto: “A Roma il problema sono i rifiuti e non i cinghiali”. L’anno scorso Quest’anno la peste suina africana è stata rilevata per la prima volta in suini domestici in Germania. (lento/dpa)

Federica Faugno

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