La Spagna ha fatto un debutto stellare in una casa rafforzata e più tranquilla
La squadra spagnola punta alla seconda vittoria in Nations League contro la Svizzera al suo debutto da campione del mondo davanti ai suoi tifosi
MADRID, 25 settembre (EUROPA PRESS) –
La squadra spagnola cercherà questo martedì allo Stadio Nuevo Arcángel di Córdoba (21:00/La 2) di aggiungere tre nuovi punti nella Women’s Nations League quando riceverà un’altra ‘vecchia conoscenza’ come la Svizzera nella seconda giornata che affronterà. con più calma e spirito rafforzato dopo la vittoria a Göteborg (Svezia), oltre al bonus dei tifosi che sicuramente lo incoraggeranno.
La Spagna ha intrapreso un percorso storico verso la qualificazione alle Olimpiadi di Parigi nel migliore e nel peggiore dei casi. Dopo una settimana lunga ed estenuante, iniziata con il ritiro di quasi tutti i giocatori della nazionale convocati, attraverso la controversa chiamata di Montse Tomé e il “cessate il fuoco” firmato quasi nelle prime ore di mercoledì scorso, il campione del mondo ha potuto dirlo tutto dietro di lui. mentalmente e fisicamente esausto, batte il numero uno del mondo, la Svezia, e guadagna tre punti vitali.
La Nazionale ha fatto un grande lavoro di professionalità e ha mostrato la sua stella in tutto il suo splendore nel Gamla Ullevi, soprattutto in un ottimo secondo tempo, per disarmare la Svezia e ottenere una vittoria meritata e sofferta grazie al rigore segnato da Mariona Caldentey nel match. 95esimo minuto.
La vittoria contro le principali rivali del girone è teorica ed è il primo grande passo verso il primo traguardo di questa nuova Nations League, l’accesso alla ‘Final Four’, penultimo passo verso il sogno olimpico. Quel prezioso bottino dovrà ora essere ricompensato con l’esordio casalingo a Córdoba, città che farà del suo meglio per tifare per la squadra spagnola, per concludere questa pausa impegnativa con i compiti sportivi fatti.
L’esordio in questa nuova competizione è stato molto impegnativo per tutto quello che è successo e per gli avversari che avevano davanti, e la seconda partita è stata più tranquilla, con meno turbolenze, con i giocatori più concentrati su ciò che gli piace di più. , cioè giocando a calcio, e con un avversario che teoricamente sembra più ‘raggiungibile’ e che recentemente ha battuto con autorità.
Come è successo contro la Svezia, rivale nelle semifinali dell’ultimo Mondiale, la Spagna ha nuovamente incontrato la Svizzera, che è diventata il loro primo ostacolo al bivio per determinare il campionato oceanico. La “Roja” è arrivata agli ottavi con qualche dubbio dopo la pesante sconfitta contro il Giappone (4-0), ma si è ripresa con un clamoroso 5-1, guidato da Aitana Bonmatí, gettando le basi per quello che l’avrebbe poi portata alla vittoria . per sollevare il trofeo il 20 agosto a Sydney.
Montse Tomé, la cui figura di allenatore sembra molto più consolidata e più sicura da parte dei giocatori, dovrà decidere se aggiornare frequentemente il suo undici e mantenere i giocatori che hanno lavorato piuttosto bene per lui a Göteborg. La cosa normale è che ogni linea non si tocca molto viste le prestazioni e le novità minime, prevedibili in zona offensiva, con possibile rotazione nelle posizioni di Athenea del Castillo (Eva Navarro) e Lucía García (Amaiur Sarriegi), dove solo Mariona Caldentey sembra immobile.
SVIZZERO, CHE RICHIEDE E IN CHIAVE BASSA
Il giocatore delle Baleari è stato fondamentale in molti momenti della partita e il suo centrocampo ha dimostrato ancora una volta che è attualmente uno dei migliori al mondo, soprattutto se inizia a fare affidamento sul calcio che gli ha dato Alexia Putellas, che gli somiglia molto. contro la Svezia si trattava più di giocatori che dominavano la scena mondiale e sembravano più ritmati che ai Mondiali.
Con la bacchetta del doppio Pallone d’Oro, il campione del mondo proverà a conquistare con la sua qualità tecnica e con il pallone gli svizzeri arrivano a Córdoba sempre più sotto pressione dopo aver iniziato il loro cammino in questa Nations League con una sconfitta casalinga contro l’Italia Lo 0-1 che allunga il proprio record è pessimo, soprattutto a livello offensivo.
La squadra guidata da Inka Grings si presenterà a Córdoba senza certamente i suoi due migliori giocatori, l’attaccante Ana-Marie Crnogorcevic, che l’allenatore ha deciso di far riposare perché non andava d’accordo con i nuovi giocatori dell’Atlético o nello spogliatoio, e Ramona Bachmann, che ha dovuto abbandonare la concentrazione a causa dell’infortunio alla gamba riportato contro l’Italia.
“Contro i campioni del mondo possiamo giocare liberamente. Naturalmente ci sarà una bella atmosfera contro un grande avversario, ma voglio vedere i 20 minuti che abbiamo mostrato alla fine della partita contro l’Italia, dove abbiamo fatto molte cose molto bene “In prima linea continuiamo a cercare soluzioni per riportare la palla in campo”, ha affermato Grings sul sito dell’Associazione svizzera.
SCHEDA DATI.
–POSSIBILITA’ DI AMMINISTRAZIONE.
SPAGNA: Cata Col; Ona Batlle, Irene Paredes, Laia Aleixandri, Olga Carmona; Aitana Bonmatí, Tere Abelleira, Alexia Putellas; Atena del Castillo, Amaiur Sarriegi e Mariona Caldentey.
SVIZZERO: Peng; Marti, Buhler, Maritz, Riesen; Tabur, Waiti, Reuteler; Terchoun, Pellegrino e Piubel.
–ARBITRO: Monika Mularczyk (POL).
–STADIO: Nuovi Angeli di Córdoba.
–ORA: 21:00/La 2.