Bolzano – Secondo un recente studio Istat, quasi il 30 per cento delle famiglie in Italia non si fida dell’acqua che esce dal proprio rubinetto. Pertanto preferiscono acquistare acqua potabile in bottiglia. Soprattutto in Sicilia (61,7 per cento), Calabria (51,1 per cento) e Sardegna (48,6 per cento) le persone non credono che l’acqua del rubinetto vada bene. Questo stato emotivo negativo provoca un aumento del consumo di acqua in bottiglia. Nel 2022 gli italiani hanno acquistato 14,9 miliardi di litri d’acqua nei supermercati, un aumento del 9% rispetto all’anno precedente.
In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, l’organizzazione per la tutela dei consumatori “Assoutenti” approfondisce questo aspetto. L’organizzazione è giunta alla conclusione che l’acqua minerale in bottiglia è recentemente diventata più costosa del 15%. Oltre all’inflazione, ciò è dovuto alla maggiore domanda. Tuttavia, l’aumento è stato disomogeneo in Italia.
Ancora una volta, la provincia di Bolzano è in cima alla lista: mentre nel Paese è consentito bere l’acqua del rubinetto a un numero significativamente maggiore di persone che nel sud Italia, una confezione da sei di acqua minerale in bottiglia da 1,5 litri costa 3,09 euro l’una, seguita da Trento con 3,02 euro e Gorizia con 2,88 euro.
Uno sguardo all’altra estremità del tavolo mostra quanto sia netta la differenza di prezzo: a Napoli, le stesse sei bottiglie di acqua frizzante costano 1,56 euro, a Bari 1,76 euro e Catanzaro 1,77 euro, circa la metà rispetto all’Alto Adige.
La media italiana è di 2,28 euro.
Da: Luca