Le precipitazioni in Italia sono diminuite in 30 anni a causa del cambiamento climatico – Südtirol News

Italia – Tra il 1991 e il 2020 le precipitazioni in Italia sono diminuite notevolmente. La piovosità media annua durante questo periodo è stata di 255 miliardi di metri cubi, circa il 18% al di sotto della media nazionale di 300 miliardi di metri cubi nel 1970. Lo ha annunciato venerdì l’Osservatorio ANBI sulle risorse idriche.

Secondo ANBI, fino a tre anni fa, la regione limitrofa alla Carinzia, il Friuli-Venezia Giulia, era in cima alla classifica delle regioni con più precipitazioni, seguita da Trentino-Alto Adige, Valle d’Aosta, Veneto, Piemonte, Lombardia e Liguria. Questa è un’area attualmente gravemente colpita dalla siccità.

“È incredibile come la situazione sia cambiata in circa tre anni. La regione del nord Italia, in particolare, ha sofferto molto per la siccità”, ha commentato Francesco Vincenzi, presidente dell’ANBI, secondo l’agenzia di stampa italiana ANSA.

Nei prossimi mesi dovrebbe esserci uno sforzo concertato per far fronte alla situazione di grave siccità nelle aree fondamentali per la produzione agroalimentare italiana. “Allo stesso tempo, dobbiamo agire con urgenza per aumentare la resilienza dei popoli e delle loro economie alle nuove condizioni climatiche: dall’aumento dell’efficienza delle strutture esistenti alla costruzione di nuove strutture critiche. L’Italia deve essere la corte dell’acqua per gli anni a venire”, ha detto Vincenzi.

Il governo di Roma ha emesso un decreto all’inizio di aprile che stabilisce ampie misure per combattere la siccità. Il governo vuole spendere soldi per riparare i tubi dell’acqua danneggiati. In alcune aree, oltre il 50% dell’acqua è andato perso a causa di perdite, lasciando il paese vulnerabile alla siccità. Ma sono previste anche vasche di raccolta dell’acqua piovana, impianti di desalinizzazione e un maggiore riutilizzo delle acque reflue trattate.

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Jolanda Russo

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