Le “tigri” della NATO si incontrano in Italia – La Grecia partecipa con 4 F-16

Vicino Italia I padroni di casa di quest’anno sono grandi esercitazione aerea multinazionale “TIGER MEET”, al quale hanno partecipato aerei da combattimento di paesi alleati con il nominativo TIGER.

si tratta di un Esercitazioni NATO, richieste elevate che, combinato con l’ampia varietà di velivoli partecipanti, crea condizioni di addestramento realistiche. Aeronautica Militare Italiana, che ha il ruolo del paese ospitante nell’esercizioha preparato varie missioni aria-aria e aria-terra con scenari aerei complessi e in grandi formazioni.

“NATO TIGER MEET 2022” alla base aerea di AraxosNATO, Katsuhiko Tokunaga

In pratica oltre a quello Grecia partecipare a L’Italia con gli F-35Quello La Francia con Rafale E Miraggio 2000DQuello La Germania con l’Eurofighter TyphoonUNanche le ostriche con l’Eurofighter TyphoonQuello BelgioQuello PortogalloQuello Polonia ed esso Turchia MeF-16Quello Repubblica Ceca ed esso L’Ungheria con il GripenQuello La Svizzera con gli F-18Quello Inghilterra in elicottero, mentre parteciperanno anche loro Radar volante NATO AWACS per sostenere la formazione.

QUELLO La Grecia ha partecipato con 4 F16 Block52 adv. del 335° Squadrone Caccia “Tigers” con sede ad Araxos. Il caccia greco dovrebbe raggiungere la base aerea italiana “Gioia Del Colle” dove il 28 settembre si terrà l’esercitazione insieme ai tecnici di terra che accompagneranno la missione.

L’esercitazione NATO si svolgerà dal 2 al 13 ottobre 2023.

“NATO TIGER MEET 2022” alla base aerea di AraxosNATO, Katsuhiko Tokunaga

Vi ricordiamo che nel maggio 2022 si è tenuto per la prima volta e con grande successo il “NATO TIGER MEET” presso la base aerea di Araxos, mcon molti scenari nell’ambito della FIR di Atene.

Come parte della formazione c’è stato un volo simbolico in formazione di aerei da combattimento ed elicotteri della NATO sull’Acropoli richiamare l’attenzione. Ha volato con un Eurofighter italiano, due F-16 greci e due belgi, quattro Rafale francesi, un F-18 svizzero e uno spagnolo, nonché due elicotteri M24 dalla Repubblica Ceca.

Poi la Turchia, che aveva ricevuto un invito dalla Grecia – come tutti i paesi alleati – ha dichiarato la sua partecipazione alla creazione del problema. Fin dal primo momento, la Turchia ha espresso riserve riguardo ai propri obblighi nell’esercitazione, riguardo al campo di attuazione dello scenario. ha sollevato la questione della smilitarizzazione delle isole dell’Egeo e hanno chiesto che le Esercizi non si tengano nel Mar Egeo sud-orientale.

Tuttavia, in precedenza il processo di partecipazione alla formazione veniva completato il 27/4I combattenti di Urk provocarono 168 violazioni e 42 sorvoli, a seguito dei quali la loro partecipazione fu annullata dalla pratica dopo la decisione di GEETHA. La parte turca, in un altro tentativo di distorcere la realtà, ha affermato che “non sono stati esclusi dagli Esercizi, perché non hanno mai accettato l’invito”.

“NATO TIGER MEET 2022” alla base aerea di AraxosNATO, Katsuhiko Tokunaga

Türkiye inviò nuovamente il “colpo di stato” dello Squadrone da battaglia 192 filo Kaplan

Quest’anno suscita grande interesse il fatto che l’aeronautica turca sarà rappresentata dallo squadrone del “colpo di stato” del 2016 nelle principali esercitazioni aeree della NATO. 192 Filo Kaplan, che ha sponsorizzato la notte del tentativo di colpo di stato in Türkiye. Quelli sono i combattenti 192 Filo Kaplan che la sera del 15 luglio, effettuando voli a bassa quota, hanno bombardato, tra l’altro, il palazzo del parlamento di Ankara e il quartier generale della polizia nazionale.

Da allora quasi tutti i piloti e i tecnici furono dietro le sbarre nelle carceri turche, lo Squadrone cessò le operazioni e lentamente aumentò il proprio personale. Sono passati circa 6 anni da quella notizia 192 Filo Kaplan si sta addestrando per poter comparire nuovamente nelle principali esercitazioni aeree alleate. Infine… il debutto avverrà al “NATO TIGER MEET” e la NATO attende con ansia di vedere il comportamento e le capacità degli aviatori turchi.

Claudio Bellini

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