La capolista di Serie A batte la Juventus 0-1 con il gol di Raspadori scontato.
La ‘Juve’ non è riuscita a coronare una settimana perfetta in cui è uscita vittoriosa sul campo sportivo, tornando questo giovedì, almeno temporaneamente, ai 15 punti rubati a inizio gennaio, e arrendendosi contro la capolista in una situazione ben diversa settimana per i due.
E se la ‘Vecchia Signora’ si è unita alla gioia di raggiungere le semifinali di Europa League pur rientrando tra le prime tre in classifica, il Napoli entra in partita dopo la frustrazione per l’eliminazione ai quarti di Champions League . .
Volendo assicurarsi al più presto il raggiungimento di uno ‘scudetto’ a cui mancava semplicemente l’aritmetica per ufficializzarlo, e volendo scrollarsi di dosso le frecciate della sconfitta contro il Milan in ‘Champions’, Spalletti si è presentato con tutto contro una ‘Juve’ senza Di Maria, senza Chiesa e senza Vlahovic.
La partita è andata in trasferta per 5-1 all’andata. Il Napoli è la stessa squadra, ma la squadra bianconera è tutt’altro che una versione brutta e nebbiosa di se stessa. Poche occasioni nitide nel primo tempo, lasciando tutto il vantaggio a una difesa ben organizzata e un secondo tempo dove tutto è successo.
Il Napoli parte meglio con Kvaratskhelia e Osimhen che guidano l’attacco nei 45 minuti decisivi. Il georgiano, ogni volta che tocca palla, ha sempre due giocatori addosso, a volte anche tre, a dimostrazione del livello che ha mostrato in questa stagione, una prima nei massimi campionati.
Osimhen riesce ad aprire la porta con qualche occasione che manda nel limbo, ma è la ‘Juve’ a impostare la partita con due gol annullati e un rigore in palio prima del gol di Raspadori.
A nove minuti dalla fine, mentre la ‘Juve’ riesce a neutralizzare un potente attacco napoletano, Di María apre le marcature su un contropiede iniziato con una rapina di Milik al limite della propria area. Di María si sbarazza di Juan Jesús con qualche trucco e batte Meret.
Ha festeggiato allo Juventus Stadium ma il VAR ha ammonito l’arbitro su un possibile precedente fallo nella rapina di Milik. Il lanciatore d’acqua fredda che ha significato la decisione ha licenziato gli uomini di Allegri, che sono riusciti ad affondare il Napoli ea segnare anche un altro gol. Stavolta è Vlahovic, ma l’assist di Chiesa è con palla tutta fuori dalla linea di fondo.
La partita era sicuramente destinata al rush finale della ‘Juve’. Cuadrado è passato in vantaggio con una corsa al 93′ dove è arrivato a calpestare l’area di rigore e ha tagliato in rete Juan Jesús che ha toccato il colombiano, ma non abbastanza per l’arbitro, che lo ha lasciato giocare.
L’ascesa di Cuadrado sulla fascia ha creato lo spazio per il suo profilo che Raspadori ha sfruttato per rifinire senza bersaglio il cross misurato di Elmas sul secondo palo e suggellare la vittoria che ha riscattato i partenopei dalla sconfitta in Champions League e ha lasciato lo ‘scudetto’ in matematica mani.
La Juventus, intanto, resta terza con 59 punti, impegnata a pieno nella battaglia per piazzarsi tra le prime quattro e qualificarsi alla prossima edizione di Champions League.
Scheda dati
1 – Napoli: Marzo; Di Lorenzo, Kim, Juan Jesus, Olivera; Zambo Anguissa, Lobotka (m. Rrahmani, m. 96), Ndombele (Zielinski, m. 68); Lozano (Elmas, m. 68), Kvaratskhelia (Raspadori, m. 86) e Osimhen.
bersaglio: 0-1, 93′ minuto: Raspadori
Arbitro: M. Fabri. Ha ricevuto cartellini gialli per Locatelli (m.23), Rabiot (m.40), Fagioli (m.85), Di María (m.90) dalla Juventus; e Anguissa (m.98) di Napoli.
incidente: La partita, che ha coinciso con la 31a giornata di Serie A, si è giocata allo Juventus Stadium di Torino (nord).