Il Milan aggiunge la terza giornata consecutiva senza vittorie dopo la sconfitta casalinga contro i fiorentini.
non è un buon momento per i ‘nerazzurri’, che hanno vinto solo una delle ultime cinque partite in Serie A e sono puntati sull’esca per i quarti di finale di Champions League, dove affronteranno una delle squadre più in forma d’Europa e che ora, dopo un’altra sconfitta, sembra preoccupato.
E non è che abbia giocato male contro ‘Fiore’, semplicemente non è riuscito a battere i suoi rivali nel nuovo gioco in cui si sono giocati uno contro uno. Ha perdonato troppe occasioni e alla fine le ha pagate a caro prezzo nel suo stesso stadio, salutando definitivamente ogni accenno di lotta per lo scudetto – ormai 21 anni senza un giocatore in campo. Napoli– e ha complicato la sua partecipazione ai prossimi ‘Champions’, lasciando il terzo posto che detiene attualmente alla portata di un massimo di tre squadre.
Inzaghi ha fatto riposare Lautaro e lo ha formato con Brozovic al posto dell’infortunato Calhanoglu, senza Dimarco -anche lui infortunato-, e affiancato da Correa e Lukaku. Un undici insolito negli ultimi mesi, senza i soliti tre, a cui va aggiunta anche la perdita di Skriniar.
Lukaku e Correa, entrambi sotto il mirino dei propri tifosi per il loro scarso stato di forma, sono stati molto attivi, creando tante occasioni e sfruttando al massimo lo spazio ‘Fiore’ è saltato audacemente al Meazza, pronto a partire e ad allungare la sua ottima forma con un nuova vittoria, che è l’ottava consecutiva.
Ma è ‘Fiore’ ad attaccare per primo con un tiro di Mandragora che costringe Onana a mettersi in mostra. Da quel momento in poi, invece, sono i ‘nerazzurri’ ad assaporare le occasioni, con il vantaggio dilapidato da Lukaku, Mkhitaryan e Dumfries che vanno a segno a inizio primo tempo.
Il copione di fine primo tempo è stato preservato e, appena iniziata la ripresa, il pubblico dell’Inter si è alzato in piedi per festeggiare il gol di Lukaku che, chissà perché, non è riuscito a segnare. Per l’ennesima volta nel limbo. Ancora una volta Lukaku fatica a tornare al suo livello migliore.
E in quel momento, dopo tutte le vicende locali, è emerso quello che, invece, è stato masticato nel quartiere di San Siro. Gol per la squadra ‘Viola’. È Bonaventura a battere in corner, completando al 53′ la respinta di Onana su tiro di Cabral a porta vuota.
Lo 0-1 innervosisce l’Inter che si rende conto del problema di mantenere più punti e assapora una nuova sconfitta. Riesce a pareggiare il match, ma lo spettacolare tiro da fuori area di Barella si fa strada tra i convocati. Inzaghi è uscito dalla panchina e ha messo fine agli scontri con Dzeko, Lautaro e Lukaku, tutto il suo potenziale offensivo, che non sono riusciti ad abbattere una solida struttura difensiva ‘Fiore’ che ha saputo soffrire negli ultimi minuti.
Un’altra battuta d’arresto per l’Inter sprofondata in campionato e che ancora una volta mette in dubbio i momenti più importanti della stagione, con eventi di alto profilo come semifinali di Coppa e quarti di ‘Champions’. Lo ‘scudetto’ è stato fuori portata per molto tempo, ma devono vincere per assicurarsi di finire tra le prime 4.
Il ‘Fiore’, dal canto suo, sta vivendo il momento migliore della sua stagione, molto regolare in Serie A e in Conference League. La vittoria ha rafforzato le sensazioni positive e ha avvicinato la squadra fiorentina alle posizioni europee da cui è uscita con il suo brutto inizio di stagione.
Scheda dati
1 – Fiorentina: Terracciano; Dodo, Martínez Quarta (Milenkovic, m. 46), Igor, Biraghi; Castrovilli (Amrabat, m.66), Mandragora (Barak, m.76); Iconé (Ranieri, m. 76), Bonaventura, Saponara (Sottil, m. 66); cabral.
Bersaglio: 0-1, minuto 53: Bonaventura.
Arbitro: F.Maresca. Ha ricevuto cartellini gialli per Brozovic (m.77) e Acerbi (m.94) dall’Inter; e Castrovilli (m.58), Icone (m.76), Amrabat (m.79) e Italiano (allenatore, m.96), della Fiorentina.
incidente: partita relativa al ventottesimo turno di Serie A disputata allo Stadio Giuseppe Meazza (San Siro) di Milano.