Lo scrittore italiano Roberto Saviano, autore del libro Gomorra sulla mafia napoletana, sarà processato per oltraggio. Ha definito il ministro dell’Interno italiano Matteo Salvini un “ministro della malavita” e un “burlone”. Antoine Gallimard, erede dell’omonima casa editrice francese, ha difeso Saviani. Anche lo scrittore anglo-indiano Salman Rushdie e lo scrittore pakistano-britannico Hanif Kureishi hanno espresso la loro disapprovazione per il processo, scrive La Repubblica.
Saviano sarà processato a Roma. Il titolo di “ministro degli inferi” non è una novità, fu assegnato nel 1910 a Giovanni Giolitti, che fu primo ministro italiano cinque volte tra il 1892 e il 1921. Insieme a Salvini, Saviano lo usò a causa dei legami con il presidente della Lega anti-immigrazione a diversi politici del Sud Italia e alle circostanze delle elezioni.
Salvini è stato eletto in Calabria durante un congresso politico nella città di Rosarno. In prima fila ci sono gli uomini della famiglia Pesce, tradizionalmente appartenente alla ‘Ndrangheta e legata alla famiglia Belloco, potente organizzazione di narcotrafficanti. (Salvini) non ha detto una parola. Il codardo non ha detto una parola sull’opposizione alla ‘Ndrangheta. Ha detto che Rosarno è conosciuta in tutto il mondo per le sue baraccopoli, che si dice siano il problema principale della società. città. Ma la città è stata per decenni una roccaforte della ‘Ndrangheta. Quello era Matteo Salvini”, ha ricordato Saviano rievocando gli esordi politici dell’attuale ministro dell’Interno.
“Noi scrittori difenderemo sempre Saviano”, ha detto Rushdie, che, come lo scrittore italiano, vive sotto protezione della polizia. “Condanniamo quest’ultimo vergognoso attacco alla sua destra (per esprimere la sua opinione)”, ha aggiunto.
“Non possiamo parlare di libertà di parola se una persona viene giudicata in base alla sua opinione”, ha affermato allo stesso modo Kureishi. “Cose del genere dovrebbero accadere solo nel romanzo distopico 1984 di George Orwell, e non nei paesi democratici di oggi”, ha aggiunto. Secondo Kureishi, le accuse penali mosse dal ministro dell’Interno contro lo scrittore “hanno gravemente danneggiato la reputazione dell’Italia in Europa come paese di artisti, scrittori e filosofi”.
Tra gli altri scrittori, gli spagnoli Javier Cercas e Manuel Vilas e l’americano Nathan Englander difesero Saviano.
Cercas spera che “i tribunali italiani riconoscano che chiamare ministro della malavita il ministro dell’Interno è proprio quello che sembra: un modo legittimo di criticare il potere”. Salvini è considerato dallo scrittore spagnolo “il politico più inquietante dell’Europa contemporanea, il leader del populismo nazionalista”.
“La persecuzione politica che lui (Saviano) ha subito è stata un attacco alla libertà di espressione, alla democrazia e alla cultura”, ha dichiarato il giudice Vilas.
“Evangelista zombi malvagio. Esperto di pancetta. Fanatico dell’alcol. Aspirante pensatore. Imprenditore.”