Il nuovo presidente del Senato di Roma, Ignazio La Russa, subito dopo la sua elezione, si è rivolto a duecento senatori italiani in un discorso durato mezz’ora.
Ricordiamo che La Russa è di Paterno, Sicilia, classe 1947 e ha iniziato la sua attività politica come membro del Movimento Sociale Italiano di destra. È stato ministro della Difesa dal 2008 al 2011, nel terzo governo di Silvio Berlusconi. Nel 2012 ha partecipato alla fondazione del partito Adelphia in Italia.
Nel suo intervento ha promesso che “sarà del tutto imparziale, come ha fatto in passato, quando sarà eletto a una carica istituzionale importante”. Allo stesso tempo, fa riferimento all’ex presidente della Repubblica socialista Sandro Pertini e ai ribelli italiani – che hanno combattuto il fascismo – e volendo onorare la sua memoria, ricorda la seguente frase: “Nella vita bisogna saper combattere non solo senza paura, ma anche senza paura. e quando sembra senza speranza.”
Il nuovo presidente del Senato italiano ha assicurato che l’Italia continuerà a sostenere il popolo ucraino, ma anche a combattere la pandemia di coronavirus.
Ha anche ringraziato i membri dell’opposizione che hanno contribuito alla sua elezione. Ha così confermato la constatazione dei giornalisti secondo cui, vista la non partecipazione del senatore Forza Italia alla votazione di oggi, una quindicina di voti provenivano da rappresentanti dell’opposizione.
Allo stesso tempo, è il custode della Fratellanza Italiana che fino ad ora vuole ricordare la chiamata dell’ex presidente del Senato italiano, Luciano Violante (è un dirigente della sinistra italiana) che ha chiesto di superare, per il bene del paese, la storia dell’odio e della differenza.
Ignazio La Russa, rispondendo alla senatrice a vita Liliana Segre, ha convenuto che tutti i cittadini dovrebbero celebrare la sua festa. Vale a dire, il 25 aprile, con l’obiettivo della liberazione dal nazismo e dal fascismo, la celebrazione della repubblica apolide il 2 giugno e il primo maggio. “Forse dovremmo aggiungerlo alla celebrazione dell’anniversario della fondazione del Regno d’Italia”, ha sottolineato.
Infine, il nuovo presidente del Senato italiano «si è inchinato alla memoria dei giovani di sinistra e di destra che hanno perso la vita negli anni del terrorismo, perché spesso si sono trovati nel posto sbagliato, nel momento sbagliato, anche in memoria di tanti giornalisti, polizia, politici e studenti”.
Fonte: RES-MPE