L’anno 1943 si rivelerà decisivo per l’Italia nella seconda guerra mondiale. Il 13 maggio, le truppe italiane e tedesche in Tunisia si arresero agli Alleati, ponendo fine alla campagna episodica dell’Asse in Nord Africa. A luglio le truppe alleate sbarcano in Sicilia (attività commerciale roco) inizia una campagna per la “liberazione” dell’Italia, come la chiamava la propaganda alleata. Pesanti combattimenti si combatteranno sull’isola fino alla fine del mese, quando il 22 luglio parte della 7ª Armata americana del generale J. Patton occuperà Palermo. In quella data le divisioni alleate sarebbero sbarcate sulla terraferma italiana. Il 25 luglio Mussolini sarà deposto con l’approvazione del re Vittorio Emanuele e del Gran Consiglio del fascismo e arrestato.
Ad agosto, i combattimenti in Sicilia raggiunsero il culmine e il nuovo governo italiano avviò trattative segrete con gli Alleati per un armistizio. Alla fine del mese le truppe tedesche lasciarono l’isola e nei primi giorni di settembre le truppe britanniche del generale B. Montgomery sbarcarono a Reggio di Calabria (affari di Baytown).
L’8 settembre il comandante in capo del Medio Oriente, il generale americano Eisenhower, annunciò la resa dell’Italia e la sua adesione agli Alleati. I tedeschi lanciarono quindi una fulminea campagna per disarmare la guarnigione italiana che prese il pieno comando dell’Italia centro-settentrionale (Ammalarsi).
Sequel di Storia militare
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