Il sindaco di Lamia, Thymios Karaiskos, porge i suoi saluti alla battaglia di Pavliani.
Quest’anno ricorrono i 79 anni da quando si è verificato uno dei più importanti scontri tra i combattenti EAM-ELAS Roumeli e migliaia di soldati italiani.
Leggi i saluti nel testo seguente:
Donna e uomo,
Sono passati 79 anni da una delle battaglie più importanti dell’EAM: il combattente ELAS Roumeli fu combattuta con la forza di migliaia di soldati italiani, la cui vittoria è stata registrata nella storia come la “Battaglia di Pavliani”.
79 anni dopo, continuiamo con orgoglio ed emozione a onorare coloro che sono morti in battaglia, sottolineando che non li abbiamo dimenticati.
E non andremo avanti con le nostre vite come se nulla fosse.
Nonostante il nostro lungo viaggio di greci nello spazio-tempo storico, con brillanti conquiste, non dimentichiamo che questo percorso storico è stato in molti casi innaffiato dal sangue e dalle lacrime dei nostri antenati. Per poter vivere oggi liberamente, mantenere la nostra identità e mantenere i valori e gli ideali, che ci hanno lasciato come preziosa eredità.
Pertanto, l’anniversario del 3 giugno 1943 è un onore che noi, greci oggi, dobbiamo a quella memoria
di queste persone che hanno dato la vita per la patria e la lotta contro i conquistatori.
La battaglia di Pavliani è una delle battaglie più memorabili dell’epopea della resistenza greca.
È stato lo scontro finale tra i combattenti EAM-ELAS del gruppo greco centrale e mediorientale (Roumeli) con una forza di migliaia di soldati italiani, che hanno operato la loro prima grande operazione di sgombero nella Grecia libera.
In quel tempo il grande esercito del nemico, soprattutto italiano, si sarebbe lanciato in un feroce attacco, in tutto il paese, in tutti i monti.
In quel momento, in prima linea di EAM – ELAS, è nata l’idea di ritirare la propria unità dall’area di azione promossa e installarla in una località montana centrale, per affrontare una grande società di compensazione.
Per Roumeli Centro – Est la sede centrale si trova a Orini Parnassida, perché si sa che la regione Parnassida – Pavliani ha un’importanza strategica per l’Italia in relazione al suo ulteriore sviluppo.
Così a Pavliani fu redatto un piano per affrontare e fermare gli italiani.
La squadra di battaglia di Pavliani era composta da 60 persone ed è stata rinforzata con persone della riserva ELAS di Kumaritsi e Gardiki e ha raggiunto circa 200 persone.
Kallias (sottotenente Char. Mokos) e Panagiotis Tzivaras – Comune, sono le sedi dell’operazione.
Entro il 3 giugno 1943, poco prima di mezzogiorno, Kallias e il gruppo Old House avevano fatto pace con gli italiani, mentre erano attese truppe coordinate da Mavrolithari. Accanto ai guerrieri, il villaggio nel suo insieme è di supporto.
Le persone che hanno preso parte all’operazione hanno combattuto e fino al tramonto la falange italiana si è completamente dispersa e disintegrata.
Alla fine, le truppe italiane si respinsero e lasciarono la zona dopo nuove battaglie, come quella di Pavliani, che si svolse poi nella zona di Kaloskop.
I loro tentativi di annientare le forze ribelli erano completamente falliti e questa campagna aveva inflitto loro enormi perdite.
Donna e uomo,
79 anni dopo, i messaggi della lotta per l’indipendenza, l’indipendenza nazionale e la giustizia sociale sono ancora attuali. La nostra costante lotta per questo ideale è un minimo tributo ai nostri antenati. E per questo ideale, non faremo “un passo indietro”.
È nostro compito mantenere viva la memoria degli eventi. E quella memoria è ciò che tiene in vita le persone.
Come greci, abbiamo un dovere storico da ricordare. Imparare e cercare di mantenere i legami con il nostro passato e la nostra storia.
Solo in questo modo possiamo costruire una solida base, ma anche sfruttare i nostri punti di forza per soddisfare le esigenze di oggi e affrontare le sfide di domani
Il Comune di Lamia non ha dimenticato. La nostra memoria collettiva richiede un’indagine efficiente della storia e della performance dei valori.
È nostro dovere rafforzare il senso di solidarietà. Dimostrare potere e dominio non incoraggia la cooperazione. Il significato della memoria, si lascia tradurre nell’interfaccia, con l’obiettivo di creare la stessa.
Sia eterna la memoria dei guerrieri di Pavliani e il loro sacrificio sia la nostra ispirazione e guida per il domani.