È più che chiaro (come si traduce il nome in greco) che “Ovio” si è innamorato di una buona ancora italiana nel cuore della città. Serata quotidiana semplice e In questo bellissimo ristorante creato due anni fa da Panos Ioannidis insieme a Panos Politis di “Cupola”, non è caduto uno spillo. O fuori, sul marciapiede dell’Apollo accanto ai fornelli, o al tavolo sdraiato davanti al bar o nell’accogliente mansarda sotto un pergolato fiorito.
Nell’ambiente opposto l’atmosfera è molto rilassata e persone di tutte le età, dalle coppie alle famiglie e dalle famiglie ai gruppi di celebrità, si alternano ai tavoli che spesso la sera vengono riempiti e svuotati. Non c’è da stupirsi, quindi, che con il nuovo anno “Ovio” crescerà e si amplierà nello spazio adiacente, avvicinandosi così a “Nolan” di un altro giudice di MasterChef, Sotiris Kontizas.
Il gusto è qui ora segno italiano moderno e riflette il look di Panos Ioannidis per la cucina Bota, senza però attingere ad altre culture e tecniche moderne. Sei entrato nel clima moderno con gli antipasti. Arancini dorati e fritti al posto del riso, sovversivi ripieni di trachanoto e accompagnati da confettura di pomodoro dolce e piccante, conditi con pepe di Sichuan. Il vitello tonnato indossa un costume giapponese e diventa tonno tonnato, con filetto di tonno leggermente affumicato e crema di tonno leggermente densa con alici, peperoncini, capperi e finocchi. Il “pettine” virtuale è ancora una volta fatto di morbido calamaro in una conchigliainsieme a tartare di gamberi, pancetta croccante e bagna cauda cremosa al caviale.
Anche la pizza “Ovio” è insolita, poiché segue gli standard del Napoli, ma gli anelli sono più simili a tubi e sono molto gonfiabili e gonfiati. Si presenta di media grandezza e con un accostamento di ingredienti che sfugge anche al calpestio, come la Marinara con polpo e acciughe o gli Asparagi più leggeri che rispettiamo e godiamo della sua pasta morbida cosparsa di bastoncini di asparagi croccanti, prosciutto di buona qualità, prosciutto quello buono.
Fondamentalmente i fiori sono monopolizzati da pasta, risotti e altri tipi di… otti. I gustosi spaghetti metà bianchi e metà neri (al nero di seppia) sono un’ottima idea che viene ulteriormente impreziosita dal filetto, seppur poco, di triglia sul biscotto, uvetta condita con brandy e uovo grattugiato, mentre la fregola con barbabietole e polenta si presenta in un ricco cous cous con anguilla affumicata, agrumi e noci dall’odore di muschio.
Abbiamo lasciato il suggerimento con la carne per la prossima volta, ma non ci siamo lasciati sfuggire l’ottima creme brulée al basilico e un altro tiramisù in una palla di glassa bianca, accanto al quale aveva una meringa aromatizzata all’espresso e un sorbetto al cioccolato amaro.
Apollono 4, centro