Quando Paolo Dybala ha annunciato la sua partenza da Juventus, la tristezza gli inondò il volto ed è risaputo che non voleva lasciare l’entità bianconera dopo 293 partite e 115 gol insieme a cinque titoli, quattro Coppe Italia e tre Supercoppe. Un accordo di rinnovo sta per essere consumato, ma i termini cambiano e la storia d’amore finisce nel peggiore dei modi. I legali del giocatore argentino sono disposti a citare in giudizio il club se non pagheranno gli stipendi ritardati.
Luca Ferrari, ha dichiarato ai pm torinesi, che hanno analizzato il conto della Juve per l’inchiesta Prisma, che processo per 49 milioni di euro contro la Vecchia Signora “non è escluso” se entro la fine di aprile la società non pagherà gli stipendi in sospeso.
Secondo quanto riportato da ‘Corriere della Sera’ e ‘La Repubblica’, raggiungere questo obiettivo era “l’ultima cosa che Dybala voleva”, ma L’argentino non rinuncerà ai “3,8 milioni” della “manovra salariale”che viene differito per motivi di conguaglio e deve essere versato appena possibile.
Quando il club ha avanzato la proposta di dilazionare lo stipendio di quattro mesi, Dybala ha chiesto ai suoi legali di difenderlo con la clausola che anche “in caso di morte” lo stipendio vada agli eredi. Inoltre, si è aggiunta la delusione per il rinnovo visto che la Juventus ha scelto Vlahovic.
Come si è conclusa la trattativa con Dybala?
Paulo Dybala con le cose ‘sulla buona strada’ per il rinnovo con la Juventus a 9,2 milioni di stipendio fisso netti più circa 5 milioni di euro variabili. Tuttavia, il panorama è cambiato con l’arrivo di Vlahovic poiché le offerte di stipendio sono diminuite e questo è stato il fattore scatenante. Gli agenti sono “arrabbiati con la Juve, credono di essere stati presi in giro”, e l’argentino deve anche ancora ricevere i 3,8 milioni sospesi prima della scadenza del contratto.
Luca Ferrari, invece, ha detto ai pm torinesi, che hanno analizzato i conti della Juve per l’inchiesta Prisma, che un processo da 49 milioni di euro contro la Vecchia Signora era “una possibilità non remota” se prima di fine aprile il club non pagasse gli stipendi ancora arretrati.
Se la Juve non pagherà il debito, quindi, per i legali di Dybala “non avrà altra scelta che avviare un doppio processo, chiedendo il risarcimento dei danni per aver rifiutato di formalizzare il rinnovo del contratto” e anche “il risarcimento per non aver integrato il contratto come previsto nell’accordo firmato il 28 aprile 2021.
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