Tremendo allarme in Italia dopo il recente scrutinio del 30 aprile in cui la formazione neofascista “Fratelli d’Italia” (Fratelli d’Italia) è emersa come il primo partito, a tenere il suo convegno programmatico a Milano con quattromila partecipanti.
Come riporta Theodoros Andreadis – Syngelakis di Roma, si tratta di una forza ultraconservatrice, che porta ancora l’emblema della fiamma fascista che arde, secondo la sua nostalgia, sulla tomba del dittatore Benito Mussolini. presidente del partito Giorgia Meloniin passato è stato ministro Nuova generazione nel governo Berlusconi ma ora vuole guidare tutte le forze conservatrici.
Il punto è che la sua posizione, secondo molti analisti, continua a destare preoccupazione: critica costantemente l’Unione europea e chiesto severe restrizioni alla presenza degli immigrati. Fino a poco tempo fa disprezzava Putin, ma ora è al fianco dell’Ucraina, chiedendo al tempo stesso a Draghi “di riconquistare la sua credibilità, finita nel magazzino, ripulirla, e lavorare con l’obiettivo di cambiare le priorità”. Piano di ripresa e resilienza”.
Non c’è condanna del fascismo
QUELLO Melone e il suo partito, hanno detto alla Lega e ovviamente a Berlusconi che d’ora in poi avrebbero rivendicato la guida del fronte conservatore, perché il galoppo gli avrebbe permesso: La Lega è al 15% delle intenzioni di voto e Forza Italia all’8%.
Tuttavia, Fratelli Italiani, continua a non condannare all’unanimità il fascismo, e ripetono è solo un periodo storico diverso, apparentemente per non perdere, a quanto pare, alcune voci dello spazio politico di destra.
E se Fratelli d’Italia vincessero le elezioni?
SU 12 giugno il voto è disposto per le elezioni comunali e in meno di un anno per le elezioni parlamentari. La grande domanda è se questo partito emergerà come prima forza politica, fino a che punto potrebbero cambiare gli atteggiamenti e le politiche italiane nel loro insieme, all’interno dell’Unione Europea?
È difficile formare di nuovo un ampio governo di coalizione, mentre la fazione opposta centrosinistra, sempre più debole, perché all’infinito, Sentiero discendente delle Cinque Stelle, un nuovo alleato del Partito Democratico progressista.
Domande e domande a cui in questa fase non è facile rispondere. In conclusione, l’articolo di Deutsche Welle conclude che è chiaro che dopo la Francia, l’interesse europeo – con tutte le preoccupazioni connesse – si sta ora rivolgendo all’Italia.