Paolo Borsellino, estimatore della storia, dell’artigianato e della scrittura, avrebbe apprezzato Agira. Avrebbe scoperto una porzione della sua Palermo nei capitelli della congregazione del Santissimo Salvatore in stile romanico, tutti diversi come quelli del Loggiato di Palazzo Normanno. Avrebbe visto la Sicilia variegata, multietnica nei giovani accumulati nell’atrio dell’Abbazia Reale, travolta da un’imponente torre maiolicata.
C’era la sua foto, c’era il suo sguardo intelligente ed espressivo, che per molto tempo ha sostituito il suo corpo lacerato dal TNT, c’era. I suoi pensieri erano lì, raccontati insieme ai suoi interessi dalla voce consolante, riconoscibile, emozionante della sua ragazza Fiammetta. Chi può dire con certezza perché aveva scelto questo nome per lei! Forse alla luce del fatto che si aspettava di poter diventare un’adulta prima del tempo e con quel nome avrebbe assicurato ed eternato la sua vita da giovane, le sue fantasie. In ogni caso, come abbiamo appreso proattivamente, nemmeno Calvino, con il suo titolo fantasy “Le vie delle case degli insetti” ha capito come proteggere l’infanzia di Pim! Quindi meglio affrontare subito questa realtà! Fiammetta racconta di aver vissuto l’infanzia per le strade di Palermo, di essersi infiltrata, di aver viaggiato, di essersi fatta un personaggio prima del massacro per mezzo di D’Amelio. Dopo il 19 luglio 1992 ha continuato a partecipare al lavoro amichevole, a studiare, a stare tra i singoli ea dialogare con i giovani. Dal momento che lei, lei, vogliamo avere un impatto significativo sull’approccio all’onore. Vogliamo davvero avere una memoria dinamica. Con questa storia devi contrattare in modo coerente. Inoltre, aggiunge, che la responsabilità quotidiana è richiesta a lei e alla sua famiglia, ma fino all’ultimo pezzo di lei. Cita Rita Atria: “quando non si rispettano le linee guida, lei è il vestibolo della mafia”. Ai giovani curiosi Fiammetta racconta la sua vita e la sua scomparsa, caratterizzandola come una sopravvissuta allo sconforto. Poi, a quel punto, tira fuori che Falcone e Borsellino sono stati inoltre lasciati liberi dallo stato in cui avevano fiducia, che non poteva proteggere i suoi uomini migliori. Inoltre, prosegue affermando che per le loro morti ci sono responsabilità al di fuori della mafia, uomini che non hanno adempiuto alla loro responsabilità. Infatti il ”non fare” permette alle associazioni criminali di vincere. La realtà a ciò che uomini come mio padre hanno dedicato la loro vita riguarda anche te, prosegue con Fiammetta, dal momento che un paese che vive nelle bugie non è sicuramente un paese libero e basato sulla popolarità. Nel momento in cui è assurdo aspettarsi di essere chiari, le libertà di tutti sono invase e l’eventuale destino di voi giovani è ulteriormente compromesso. Alle persone che chiedono se può perdonare le persone che hanno ucciso suo padre e nel caso in cui provi risentimento, Fiammetta guarda tra le parole e sceglie una “comprensione”. Lo ripassa un paio di volte, quasi per persuadersi e per convincersi che è quello giusto. In effetti lo è. Perché la comprensione è l’associazione del “prendere con”, quasi portare con sé verso un percorso “altro”, fuori dal solco, che si presenta semplice da seguire, seguito dalla mafia. Deve essere percepito presupponendo che tu sappia sintonizzarti, capacità che Fiammetta evoca mentre discute di suo padre e Giovanni Falcone.Li vede come bambini che giocano a calcio nella zona della Kalsa. Che crescono incontrando la realtà, inseguendo una palla che a malapena si lascia trattenere da una ruga e comprendono che la loro fantasia di progresso può realizzarsi applicando “la correzione”, dialogando con tutti, con i vari individui, da un uomo all’altro, con umiltà. Così Falcone e Borsellino hanno cambiato modo di affrontare la mafia, cercando di capire come diventare sostenibili. Poiché la comprensione è l’associazione del “prendere con”, quasi portare con sé verso un portamento “altro”, fuori dalla trincea, che si presenta semplice da seguire, seguito dalla mafia. Va percepito presupponendo che tu sappia sintonizzarti, capacità che Fiammetta mette in evidenza mentre discute con suo padre e Giovanni Falcone. Li vede come bambini che giocano a calcio nella zona della Kalsa. Che crescono incontrando la realtà, inseguendo una palla che a malapena si lascia trattenere da una ruga e comprendono che la loro fantasia di progresso può realizzarsi applicando “la correzione”, dialogando con tutti, con i vari individui, da un uomo all’altro, con modestia. Così Falcone e Borsellino hanno cambiato il loro modo di affrontare la mafia, cercando di capire come diventare affidabili. Perché la comprensione è l’associazione del “prendere con”, quasi portare con sé verso un corso “altro”, fuori dalla trincea, che si presenta semplice da seguire, seguito dalla mafia. Deve essere percepito presupponendo che tu sappia sintonizzarti, capacità che Fiammetta evoca mentre discute di suo padre e Giovanni Falcone. Li vede come dei giovani che giocano a calcio nella zona della Kalsa. Che crescono incontrando la realtà, inseguendo una palla che a malapena si lascia trattenere da una ruga e comprendono che la loro fantasia di progresso può realizzarsi applicando “la correzione”, dialogando con tutti, con i vari individui, da un uomo all’altro, con umiltà. Così Falcone e Borsellino hanno cambiato modo di affrontare la mafia, cercando di capire come diventare credibili. che si presenta semplice da percorrere, attratto dalla mafia. Va percepito presupponendo che tu sappia sintonizzarti, capacità che Fiammetta mette in evidenza mentre discute con suo padre e Giovanni Falcone. Li vede come dei giovani che giocano a calcio nella zona della Kalsa. Che crescono incontrando la realtà, inseguendo una palla che a malapena si lascia trattenere da una ruga e comprendono che la loro fantasia di progresso può realizzarsi applicando “la correzione”, dialogando con tutti, con i vari individui, da un uomo all’altro, con modestia. Così Falcone e Borsellino hanno cambiato il loro modo di affrontare la mafia, cercando di capire come diventare affidabili. che si presenta semplice da percorrere, attratto dalla mafia. Deve essere percepito presupponendo che tu sappia sintonizzarti, capacità che Fiammetta evoca mentre discute di suo padre e Giovanni Falcone. Li vede come bambini che giocano a calcio nella zona della Kalsa. Che crescono incontrando la realtà, inseguendo una palla che a malapena si lascia trattenere da una ruga e comprendono che la loro fantasia di progresso può realizzarsi applicando “la correzione”, dialogando con tutti, con i vari individui, da un uomo all’altro, con umiltà. Così Falcone e Borsellino hanno cambiato modo di affrontare la mafia, cercando di capire come diventare sostenibili. Che crescono incontrando la realtà, inseguendo una palla che a malapena si lascia trattenere da una ruga e comprendono che la loro fantasia di progresso può realizzarsi applicando “la correzione”, dialogando con tutti, con i vari individui, da un uomo all’altro, con modestia. Così Falcone e Borsellino hanno cambiato modo di affrontare la mafia, cercando di capire come diventare credibili. Che crescono incontrando la realtà, inseguendo una palla che a malapena si lascia trattenere da una ruga e comprendono che la loro fantasia di progresso può realizzarsi applicando “la correzione”, dialogando con tutti, con i vari individui, da un uomo all’altro, con umiltà. Così Falcone e Borsellino hanno cambiato modo di fare i conti con la mafia, cercando di capire come diventare validi.