RTV al Salone delle Macchine Agricole di Bologna: Nuove opportunità di business per i nostri imprenditori

In questa unica vacanza della meccanizzazione, tante quante le qualificate EIMU Bologna, si possono vedere 60 mila modelli di macchine agricole, che fanno di questa mostra un evento multi-specializzazione che copre l’intera filiera agroindustriale e agromeccanica e offre soluzioni per ogni modello agricolo .

“EIMA è un punto di riferimento mondiale per l’intero settore”, ha dichiarato a RTV Simona Rapastella, direttore dell’Associazione italiana costruttori di macchine agricole, FederUnacoma, che è anche il principale organizzatore della manifestazione.

È anche ottimista che i volumi di EIMA siano tornati ai livelli pre-pandemia con 1.500 espositori da 40 Paesi, su un’area espositiva di 128.000 mq, e innovazione tecnologica e digitalizzazione sono le caratteristiche principali della manifestazione, che è la seconda più grande fiera di macchine agricole in Europa.

Né la crisi economica, né quella sanitaria, né quella geopolitica che ha colpito l’economia mondiale sono riuscite a fermare il progresso del settore della meccanizzazione agricola. Il problema è però complesso e richiede un nuovo paradigma imprenditoriale, ha sottolineato il presidente dell’Associazione costruttori italiani di macchine agricole, Alessandro Malavolti.

Il settore della meccanizzazione agricola, come altri settori industriali, è alle prese con una difficile situazione economica. Difficoltà di approvvigionamento, costi delle materie prime che hanno gravato sulle aziende, questo calo può essere seguito da costi energetici, aumento dell’inflazione e vincoli finanziari. Possiamo comunque affermare che il settore sta reggendo bene in questo difficile contesto globale.

Vediamo che le aziende agricole sono sempre più interessate all’acquisto di nuove macchine e all’adozione di nuove tecnologie. Le aziende italiane sono in continua innovazione. Abbiamo 120.000 aziende innovative che hanno implementato un totale di 250.000 innovazioni. Quasi il 12% si riferiva al sistema di semina e piantagione, quasi il 9% alle attrezzature per la lavorazione del terreno e poco più dell’8% ai sistemi di irrigazione. Per ridurre il crescente divario tra i costi industriali nella produzione meccanizzata e la capacità di investimento dell’agricoltura agricola, è necessario un sostegno istituzionale volto a incoraggiare gli acquisti sia a livello nazionale che a livello comunitario.

In questo evento si è sentito pronosticare che nei prossimi anni molti paesi si batteranno per una maggiore autonomia alimentare riducendo la dipendenza dai maggiori produttori alimentari del pianeta, ovvero Cina, Russia, Stati Uniti e Brasile, che hanno anche aperto una nuova prospettive per il settore della meccanizzazione.

EIMA è anche un luogo di nuove opportunità di business per i nostri imprenditori, grazie all’Agenzia per il Commercio Estero ICE, che collabora con l’Ambasciata d’Italia a Belgrado per promuovere l’economia italiana e rafforzare la cooperazione economica tra i due Paesi.

La delegazione serba comprendeva rappresentanti di un’azienda di macchine e della Fiera di Novi Sad. Tutti concordano sul fatto che tali eventi sono un ottimo modo per fare rete per le imprese.

Duilio Romani

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