I politici italiani hanno eletto presidente del Paese l’attuale capo dello Stato, Sergio Mattarella. Lo hanno riferito i media italiani. Sabato Mattarella ha ascoltato le proposte dei partiti al governo e ha accettato di rimanere in carica per altri sette anni. Lo statista 80enne ha finora rifiutato tale opzione, ma da lunedì i rappresentanti politici non hanno potuto scegliere il suo successore.
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“La disponibilità del presidente Sergio Mattarella a ricoprire un secondo mandato, come richiesto dalla maggior parte dei partiti politici, testimonia il suo senso di responsabilità e dedizione al Paese e alle sue istituzioni”, ha affermato Gelmini.
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Sabato scorso, i partiti di governo italiani hanno approvato il mandato di Mattarella e anche il presidente del Consiglio Mario Draghi ha invitato il presidente a fare questo passo. Secondo fonti citate da Reuters, il premier ha chiesto al capo dello Stato di continuare in carica “per il bene e la stabilità del Paese”. Mattarella ha chiarito in passato di non volere che un secondo mandato presidenziale, che non è espressamente vietato dalla costituzione, diventi all’ordine del giorno in Italia.
I legislatori italiani e i rappresentanti regionali stanno cercando di eleggere un nuovo capo di stato in sei turni questa settimana. Ma nessuno si è avvicinato al raggiungimento della maggioranza richiesta di 505 voti su 1.009 elettori, che è il minimo per le elezioni del quarto turno; nei primi tre turni per vincere è necessario il sostegno di almeno i due terzi dell’organismo composto da deputati, senatori e rappresentanti regionali.
Mattarella ha ricevuto più volte il maggior numero di voti nonostante il suo atteggiamento negativo. Al sesto scrutinio di venerdì, 336 elettori hanno votato per lui.
Applausi per Mattarella
Quando Mattarella ha superato la soglia richiesta di 505 voti nell’ottavo turno di votazioni di sabato, c’è stato un fragoroso applauso in parlamento, Reuters ha descritto l’atmosfera per la serata.
Prima di allora, i partiti di estrema destra non erano riusciti a spingere per la loro candidata al Senato e presidente, Elisabetta Casellati. Anche il premier Draghi è stato citato come candidato a sostituire l’attuale capo dello Stato.
Una particolarità delle elezioni presidenziali italiane è l’assenza di un candidato ufficiale. Ogni elettore scrive il nome del candidato alla presidenza sulla scheda a scrutinio segreto. La selezione potrebbe richiedere giorni. Di gran lunga, la votazione più lunga è stata nel 1971, quando un nuovo capo di stato è stato eletto dal 9 al 24 dicembre ed eletto solo al 23° turno. Giovanni Leone fu poi eletto presidente.
Una situazione simile si è verificata quest’anno anche nel 2013, quando dopo cinque turni elettorali falliti, i vertici del partito più grande convinsero l’allora capo dello Stato, Giorgio Napolitano, a rimanere nella più alta carica. Napolitano, allora 87enne, si è dimesso due anni dopo nel 2015.
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