Su un circuito emblematico della Formula 1 come Silverstone, circondato dal quartier generale della maggior parte dei team britannici che, insieme alla Ferrari, hanno fornito una passione indiscutibile per la competizione, Carlos Sainz ieri si è tolto il cappello per vincere il primo. pole position dal suo record di merito, nel gran premio numero 150 della sua carriera. A 27 anni e al suo secondo anno con una tuta Ferrari, Sainz diventerà il primo spagnolo a guidare la partenza dai tempi di Fernando Alonso al Gran Premio di Germania 2012, stranamente allora. conservando il segno rosso de ‘Il Cavallino Rampante. Sono le 23 polo un pilota di origine spagnola, anche se in precedenza 22enne asturiano, che partirà settimo in Gran Bretagna.
L’attesa è lunga se si tiene conto che questa è l’ottava stagione di Sainz ai Mondiali, e solo Checo Pérez (216 test) ha dovuto aspettare più di lui prima di aprire il suo armadietto. polo. L’ambientazione è imbattibile, sia per l’anima che la abita, sia per il ruolo che interpreta in uno degli episodi più determinanti della crescita del ragazzo. Giovedì 18 luglio 2013, a soli 18 anni, il ragazzo dal famoso cognome è salito per la prima volta sulla monoposto F-1, nell’ambito di uno degli allenamenti che la Red Bull era solita provare . . per descrivere il potenziale dei giovani che fanno parte del Junior Team, il suo programma di formazione. Bloccato nella Toro Rosso, il ragazzo ha completato 39 giri e segnato il secondo miglior tempo assoluto, superato solo da Daniel Ricciardo. Due anni dopo, il team Red Buffalo debutta al fianco di Max Verstappen, che da allora è diventato suo compagno di squadra, nonostante i diversi obiettivi. Fino a questo corso.
In Canada due settimane fa, il pilota della Ferrari è andato vicino alla vittoria per tre volte per la prima volta, ma l’olandese ha alzato un muro davanti a lui e ha spiegato le ali, sfruttando la trazione e l’accelerazione brutali della sua vettura, per alleggerire. ogni tentativo di attacco del suo rivale. Questa volta, il ruolo verrà cambiato all’inizio, che sarà il primo momento in cui dovrà prendersi cura del suo ex vicino di casa.
Nelle tipiche giornate buie di Silverstone, segnate dall’acqua, Sainz è colui che meglio legge le condizioni estremamente complicate in cui si svolgono le qualifiche, su piste a tratti bagnate di pioggia e dove la corsa delle monoposto aspira l’aspirapolvere .veramente ad alta velocità, asciuga con il passare dei giri. In quel momento il figlio del due volte iridato di rally (1990 e 1992) approfittò del momento di tregua offerto dalla nuvola con il cronometro già a zero, e fece un giro che sarebbe passato alla storia. Accanto a lui, in prima fila, partirebbe Verstappen, mentre Leclerc sarebbe il terzo.
“È vero?” Si è chiesto Sainz alla radio, quando Riccardo Adami, il suo ingegnere di pista, lo ha informato dei risultati. “Meraviglioso! È stato un bel giro, ma non pensavo fosse così speciale. Quale posto migliore di questo per ottenere qualcosa di così speciale”, ha continuato il protagonista della giornata. “Bravo a Carlos!” si è congratulato con Mattia Binotto, direttore della Scuderia. “Questo dimostra che sta prendendo confidenza con la vettura, come si è visto in Canada. E non è facile, perché deve adattarsi costantemente allo stato della pista, e delle gomme”, ha sottolineato l’esecutivo italiano…
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