Sporcizie fasciste, ha detto il cantante del premier Meloni. Sta affrontando un’indagine

Il cantante americano-britannico, 50 anni, si è esibito al festival Sonic Park di Torino una settimana fa, dove ha dichiarato davanti a un pubblico di migliaia di persone che la Meloni è “feccia fascista e razzista”. L’ha anche incoraggiata a “tirare”.

Molko è noto tra gli altri per il suo aspetto molto femminile. Meloni, che ha guidato il governo italiano più di destra dalla seconda guerra mondiale lo scorso ottobre, ha spesso parlato della necessità di proteggere la famiglia tradizionale e di rifiutare “l’ideologia gender” e la “lobby LGBT”.

Secondo The Guardian, la Procura di Torino non ha risposto immediatamente alla richiesta di confermare l’apertura delle indagini.

In seguito alle dichiarazioni del frontman dei Placebo, diverse città hanno annunciato che non avrebbero permesso al gruppo di esibirsi nei loro territori. La città di Matera ha annunciato che ritirerà i sussidi al festival, dove le formazioni rocciose avrebbero dovuto essere spostate.

Il sindaco di Sassari in Sardegna, invece, ha dichiarato che non impedirà al gruppo di tenere un concerto il 1° agosto. “Il villaggio di Sassari non maledice né rimprovera nessuno. Se Placebo commette un atto osceno o volgare, sarà ritenuto responsabile davanti al tribunale, non al sindaco o alla contea,” ha detto il sindaco del campus Nanni.

Paola Ambrogio, senatrice del partito di estrema destra Fratelli d’Italia (FdI) della Meloni, ha definito le osservazioni di Molk “uno schiaffo all’Italia e alla democrazia”.

Ai sensi dell’articolo 290 del codice penale italiano, chiunque “profan la reputazione della Repubblica”, nonché del parlamento, del governo, della magistratura o dell’esercito può essere punito con una multa compresa tra 1.000 e 5.000 euro (da 23.800 a 119.200 corone).

Lo stesso Meloni ha utilizzato le leggi antidiffamazione italiane e ha citato in giudizio il giornalista di alto profilo Roberto Saviano per averlo definito un “bastardo” in un’intervista televisiva del 2020.

Adriana Femia

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