Roger Waters è indagato dalla polizia tedesca per aver indossato un’uniforme delle SS durante un concerto a Berlino (qui-Qui), Zelenskyj adottò apertamente il simbolo nazista (qui-Qui), celebrato come il capo dello Stato, disposto a far morire tutti gli ucraini per un pezzo di terra (e questo non è spettacolo, o forse lo era), scrive Francesco Masala.
[η εκδίκηση των ηττημένων του δευτέρου παγκοσμίου πολέμου, λέγω εγώ!]
Il caso del concerto di Roger Waters in Germania
La sua storica apparizione a maggio a Berlino è stata accusata di antisemitismo e la polizia tedesca ha avviato un’indagine
La polizia tedesca ha avviato un’indagine su Roger Waters, cantautore britannico e co-fondatore della band Pink Floyd. L’inchiesta segue diverse critiche all’uniforme da ufficiale nazista che Waters indossava durante i suoi concerti a Berlino il 17 e 18 maggio e le successive pressioni sulle autorità tedesche da parte del governo israeliano e delle principali organizzazioni antisemite. In Germania è vietato esporre simboli legati all’ideologia e al regime nazista, come la svastica e il simbolo delle SS, ma la legge prevede eccezioni in contesti scolastici, accademici o artistici. Secondo Waters, le critiche all’evento erano dovute alle sue opinioni sulle politiche israeliane.
La notizia dell’inizio delle indagini ha suscitato molte condanne su Internet, soprattutto da parte dei fan di Waters che hanno evidenziato il contesto artistico dell’opera, che Waters ha eseguito in questo modo più volte, anche in Germania. . Durante la canzone In carneche incorpora diverse scene del video musicale registrato dai Pink Floyd Parete, Waters interpreta il personaggio Pink – una rock star che ha l’illusione di essere un dittatore – che indossa un impermeabile di pelle nera e un bracciale rosso con il simbolo di due martelli incrociati che ricorda da vicino una svastica. Durante lo spettacolo, Waters è stato circondato da comparse in abiti militari e ha sparato contro il pubblico con finte mitragliatrici.
Roger Waters ha pubblicato un messaggio in cui spiegava che “il punto di opposizione dello spettacolo è chiaramente una dichiarazione contro il fascismo, l’ingiustizia e l’intolleranza in tutte le sue forme” aggiungendo che il personaggio del “pazzo demagogo fascista” faceva parte delle sue esibizioni dal 1980. Il padre del musicista morì durante la seconda guerra mondiale mentre combatteva i tedeschi in Italia, e molte delle canzoni di Waters contengono riferimenti a questa storia.
o Waters ha anche accusato coloro che lo hanno criticato per il concerto di Berlino di averlo fatto perché non condividevano le sue “idee politiche e principi morali”. In molte occasioni Waters si è espresso come molto critico nei confronti delle politiche israeliane, ricevendo anche diverse accuse di antisemitismo.
Mercoledì il ministro degli Esteri israeliano ha criticato il fatto che durante il concerto vi sia stato inquadrato il nome di Anna Frank, la ragazza uccisa nel campo di sterminio e diventata simbolo delle vittime dell’Olocausto dopo la pubblicazione del suo diario. La giornalista palestinese Shireen Abu Akleh, è stata uccisa un anno fa dai soldati israeliani La giornalista palestinese Shireen Abu Akleh, è stata uccisa un anno fa dai soldati israeliani mentre monitorava le operazioni in un campo profughi a Jenin, in Cisgiordania.
Zelenskyj, invece, ha incontrato Papa Francesco e vari politici italiani, tra cui il premier e il presidente della repubblica, con i simboli che vedete cuciti sulle sue magliette, i simboli nazisti dell’OUN durante la seconda guerra mondiale, e il neo- fascisti di Settore Destro oggi.
Roger Waters e la cultura strategica dell’annullamento – Rogers Waters y la strategia cultura de la cancelelación
Di Jorge Majfud | 30/05/2023 |
Fonte: Ribellione
Rogers Waters è stato accusato dal dipartimento di sicurezza tedesco di essersi scusato per il nazismo. Le accuse e le indagini si basavano sul fatto che aveva usato nel suo ultimo concerto a Berlino abiti scuri e il simbolo di due martelli incrociati come riferimento al nazismo. Waters ha interpretato il fascismo sul palco per decenni, non per scusarsi ma come critica al fascismo. Ma nell’era della guerra fredda ha fatto bene, anche se, come George Orwell, non ha mai smesso di identificarsi politicamente con la sinistra.
Ora che Waters è universalmente riconosciuto come un critico dell’ipocrisia del “mondo libero”, bisogna trovare qualche scusa per crocifiggerlo. È il caso di altre forme di critica antimperialista classica – almeno due delle quali mi hanno parlato del linciaggio insensato che esiste.
Michalis ‘Mikis’ Mavropoulos la bottegadelbarbieri
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