valentino rossi È una leggenda motociclistica. 26 anni di campionato MotoGP e i suoi nove titoli mondiali lo sostengono. Sta finalmente concludendo la sua carriera di successo nel 2021, almeno su due ruote, dato che ora sta gareggiando con l’auto del GT World Challenge. E dopo un anno di assenza, ha rivisitato la sua carriera in MotoGP.
In un’intervista a ‘Motorsport-Total’, l’italiano ha dichiarato di non pentirsi della sua decisione: “Ad essere onesti, Non mi pento di niente nel senso della decisione che ho preso. Ovviamente il tempo con la Ducati è stato difficile per me, ma è stata una grande sfida. Io da pilota italiano con una moto italiana, se vinciamo faremo la storia”.
‘Il Dottore’ si riferisce alla sua relazione con ducati nel 2011 e nel 2012, due anni molto difficili in cui non è mai riuscito a competere per una vittoria o per un titolo. Infatti, era un pilota per la sua accademia, ‘Pecco’ Bagnaial’uomo che aveva raggiunto il traguardo che Rossi cercava: vincere su una moto italiana ed essere italiano allo stesso tempo.
Rossi ha anche rivelato che c’era un aspetto della sua carriera che lo rendeva “triste”: il suo decimo titolo. L’ex pilota Yamaha chiude la carriera come terzo pilota della storia con più titoli (9). Mike Hailwood e Carlo Ubbialima senza riuscire a rompere la barriera dei due punti, cosa giusta Giacomo Agostini (15) e Ángel Nieto (13).
“Sono un po’ triste per non aver vinto il mio decimo titolo. Principalmente perché penso di meritarmelo in base al mio livello e alla mia velocità. Ho perso il titolo due volte nell’ultima gara della stagione, quindi Penso di meritare il decimo“, ha confessato.
L’italiano è stato lasciato al cancello nel 2006, quando la sua caduta a Valencia ha messo sul piatto il titolo per Nicky Hayden, e nel 2015, quando Jorge Lorenzo è stato dichiarato campione dopo un controverso evento nel 2015 tra Rossi e Márquez a Sepang che si è concluso in sanzioni per ’46’.
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