“I federalisti hanno attaccato i Visegrad Four e tutti possiamo vedere i risultati: i cechi sono praticamente andati (dalla parte federalista), la Slovacchia è inciampata, solo la Polonia e l’Ungheria sono rimaste”. disse Orban. Secondo lui, la roccaforte di un sostegno più debole dell’UE e di una maggiore sovranità degli Stati membri dovrebbe crescere, ad esempio in Italia, Austria o Spagna. L’Italia è governata dal primo ministro Giorgia Meloni del partito di estrema destra Fratelli d’Italia dallo scorso ottobre. Domenica si terranno in Spagna le elezioni parlamentari anticipate, dopo le quali il partito di destra Vox potrebbe entrare al governo. Secondo Orbán, il federalismo a livello Ue è sostenuto principalmente da Germania e Francia.
Secondo il primo ministro ungherese, le forze federaliste stanno apertamente cercando di cambiare il governo nel suo paese. Dovrebbero sostenere l’opposizione, per quale scopo hanno usato “ogni mezzo di corruzione politica”. Secondo Orbán, stanno facendo la stessa cosa in Polonia, dove è al potere il gabinetto nazionale conservatore del primo ministro Mateusz Morawiecki. L’Ungheria e la Polonia sono da tempo stretti alleati nell’UE, ma i loro stretti legami sono stati recentemente tesi a causa di disaccordi sull’aggressione della Russia contro l’Ucraina e la sua risposta. Le elezioni parlamentari attendono la Polonia questo autunno.
Nel suo discorso, Orbán ha anche criticato le politiche dell’UE nei confronti della comunità LGBT+ e la questione della gestione della migrazione. Ha anche criticato il fatto che, a suo avviso, l’UE stia indebolendo la propria competitività a causa delle sanzioni imposte alla Russia dopo l’invasione dell’Ucraina. Ha anche parlato della Cina che, secondo lui, è diventata una nuova potenza mondiale. “La domanda multimilionaria è se si possa evitare uno scontro tra Cina e Stati Uniti”, disse Orban.
Decine di persone con bandiere rumene hanno protestato contro Orbán davanti al campus dove stava parlando. La regione della Transilvania, dove si trova la città di Baile Tušnad, faceva parte del Regno d’Ungheria. Dopo la prima guerra mondiale fu acquistata dalla Romania. In questo contesto, i media rumeni hanno prestato particolare attenzione alla parte del discorso di Orbán che, secondo loro, indirettamente messo in dubbio l’affiliazione della Transilvania alla Romania. Orbán ha anche affermato di aver ricevuto una lettera dal ministero degli Affari esteri rumeno prima della visita, in cui si affermava di cosa non gli era permesso parlare nel discorso di oggi. Secondo l’agenzia APA, i nazionalisti rumeni sul posto lo hanno cantato “Transilvania per sempre rumeni”. Circa 1,5 milioni di membri della minoranza ungherese vivono in Romania.