Il “Serpente Fumante” del Brasile libera una città italiana

Nella Seconda Guerra Mondiale il Brasile partecipò a fianco degli Alleati e contro le potenze dell’Asse. Le unità militari brasiliane in Europa erano soprannominate Cobras Fumantes (croato: serpenti fumanti).

Il 29 aprile 1945 unità militari brasiliane liberarono la città italiana di Fornovo di Taro. La Seconda Guerra Mondiale volgeva al termine e il popolo brasiliano vi partecipò a fianco degli Alleati. Le unità militari brasiliane in Europa erano chiamate Forza di spedizione brasiliana (porto Força Expedicionária Brasileira – FEB) e erano soprannominate Cobras Fumantes (croato: serpenti fumanti).

Infatti, prima che il Brasile inviasse truppe in Europa, i brasiliani scherzavano dicendo che “avrebbero cominciato a fumare serpenti prima che i FEB partissero per la guerra” (la frase corrisponde più o meno al detto quando il salice produce uva). Quando la FEB andò in Europa, i suoi soldati adottarono il serpente fumante come simbolo.

Il comandante supremo della FEB era il generale brasiliano Mascarenhas de Moraes, che in seguito fu promosso maresciallo.

La cittadina di Fornovo di Taro, catturata dai brasiliani, si trovava a sud-ovest di Parma, nella regione Emilia-Romagna dell’attuale Italia. Le truppe brasiliane riuscirono a catturare 14.700 soldati italiani e tedeschi, 800 ufficiali e due generali (il generale tedesco Otto Fretter-Pitz e il generale italiano Mario Carloni), riferisce Povijest.hr.

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Duilio Romani

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