Miguel Angelo Lopez vieni a Giro d’Italia 2022 nel mazzo preferito da indossare maglia rosa al termine della gara il 29 maggio a Verona. Il suo ritiro è stato più di una perdita importante per il livello della competizione, in quanto è stata la carta principale per difendere il titolo per la Colombia.
Privo di Egan Bernal e ora senza “Superman”, la corsa ciclistica nazionale è stata erosa perché il suo obiettivo di raggiungere almeno il podio in ‘corsa rosa’, perché ora ci sono cinque corridori rimasti in gara.
E la sfortuna della Colombia all’attuale Giro è iniziata pochi giorni prima con la conferma delle vittime di Jonathan Restrepo ed Esteban Chaves.che è stato chiamato ad esibirsi su diversi altri palchi di alta montagna, come ha fatto nell’edizione 2018 incoronando l’imponente vulcano Etna.
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Insiemen Il ritiro di López ora ci sono cinque ‘maggiolini’ in garama resta da capire chi di loro ha la vera possibilità di integrare la top 10 e magari di scalare una posizione sul podio.
È chiaro che lasciare il titolo al Giro d’Italia che Egan Bernal ha vinto lo scorso anno nel Paese è un pio desiderio. Bellissimi momenti di Simon Yates, Joao Almeida e persino Richard Carapazha suggerito che sarebbero stati nella posizione migliore per lottare per la vittoria finale, ma c’era ancora molta stoffa da tagliare.
Se guardiamo alla classifica generale, non è impossibile vedere la presenza di un colombiano tra i migliori in gara. In soli quattro giorni, Santiago Buitrago è il migliore di noi, classificato nel box 152 minuti e 18 secondi dietro il leader parziale Juan Pedro López. Segue da vicino Ivan Ramiro Sosache è al 22° posto, a 3 minuti e 05 secondi.
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Più indietro, e si potrebbe pensare che senza possibilità, c’erano Harold Tejada (39° alle 5:30), Diego Camargo (55 alle 10:20) e Fernando Gaviria (136 alle 30:25). Privo di La speranza è però riposta sul velocista di Antioquia di vincere una tappa in volata, che potrebbe essere la quinta, la sesta o, soprattutto, l’undicesima giornata.
Alta montagna: la chiusa del ‘maggiolino’ al Giro d’Italia
Nonostante sia troppo presto per fare pronostici su cosa accadrà con la classifica generale, già nella prima settimana si possono trarre alcune conclusioni e Interessante la vicinanza tra Buitrago e Sosa di fronte a quanto potrebbe essere successo la scorsa settimana.
Dalle frazioni da 15 a 20, i ciclisti attraverseranno alcuni dei porti di prima categoria che gli scalatori specializzati colombiani hanno sempre sperato. Infatti, nella prima cartina di tornasole dell’Etna allo stadio 4, Santiago Buitrago e Ivan Sosa se ne sono andati molto bene.
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Anche se non sono finiti tra i primi 10 della classifica di tappa, hanno tagliato il traguardo insieme al gruppo di inseguitori e hanno capito che all’inizio della gara era rischioso fare più sforzi che potrebbero non essere necessari questo punto e sarebbero in grado di risparmiare energia per ciò che verrà. .
Iván Ramiro Sosa può essere danneggiato dal suo basso profilo, ma è uno di quei ciclisti che calcola cosa accadrà alla fine del Giro d’Italia e non sorprende che possa emergere tra i primi 10 e perché no, lottando per il podio. Inoltre, insieme allo storico Alejandro Valverde, Il corridore di Cundinamarca è il leader di Movistar ‘corsa rosa’ al momento.
Da gregario a Egan Bernal e Chris Froome in INEOS, Sosa è pronto a fare il salto e diventare il capo di una famosa squadra spagnola, o almeno essere al Giro.
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Diego Camargo, quello ‘chiuso’?
Con Esteban Chaves fuori all’ultimo minutoDiego Camargo ha avuto l’opportunità di assumere un ruolo più importante per EF a ‘corsa rosa’ e come si comporta.
Pochi lo avevano nel mirino, ma la Vuelta de la Juventud e la Vuelta a Colombian champions 2020 hanno dimostrato che il suo momento era arrivato nell’élite e nella sua prima partecipazione al girone italiano è diventato sorprendentemente il miglior piazzato della Colombia nel box generale, occupando il massimo 15 .
Questo mercoledì si correrà solo la quinta tappa su un totale di 21 al Giro d’Italia. È molto affrettato fare pronostici su cosa accadrà il 29 maggio a Verona, ma la verità è che, per quanto possa sembrare difficile, in Colombia c’è qualcosa da sognare nella top 10 e mentre la speranza è viva, non bisogna escludere la presenza del ‘maggiolino’ sul podio.