Con l’accusa di traffico di migranti, sei stranieri sono stati arrestati dalle autorità portuali, tra le 172 persone salvate il 28.06.2022 nella zona del mare sud-orientale di Karpathos e successivamente trasferite a Kos.
Secondo la Guardia Costiera, nel corso di un’indagine preliminare svolta dall’Autorità Portuale di Kos con l’assistenza di agenti della Direzione per la sicurezza e la protezione delle frontiere marittime (DAPTHA.S.) in collaborazione con le indagini dell’Ufficio Mobile EUROPOL, da cui l’assistenza è stato richiesto nell’ambito del Piano Operativo Nazionale (PON), il coinvolgimento di (06) commercianti di (172) stranieri che sono stati arrestati.
In particolare, i suddetti stranieri erano salpati dal Libano verso l’Italia, pagando, ai mercanti residenti in Libano oltre che agli operatori navali, somme di denaro che andavano dai 3.000 ai 9.000 dollari a persona (adulti e bambini). I (06) commercianti di cui sopra che sono imparentati tra loro nel controllo della nave, durante il trasporto illegale, svolgono ruoli diversi in termini di varie azioni lavorative sulla nave causate dal sovraffollamento e dalla scarsa igiene. condizioni non idonee alla navigazione.
(06) i suddetti arrestati sono stati portati il 02.07.2022 davanti al pubblico ministero Protodiki Kos e sono state mosse accuse penali per “partecipazione a organizzazioni criminali con l’obiettivo di ingresso e uscita illegale di stranieri dal paese” e “esposizione” che viola arte. . 30 Legge 4251/2014 art. 187 cc art. 306 del codice civile, nonché dell’art. 83 Legge 3386/2005.
La Direzione per la sicurezza e la protezione delle frontiere marittime, in collaborazione con l’Autorità portuale di Kos, analizza ed elabora in modo approfondito tutte le prove emergenti e indaga sulla possibile estensione delle azioni dei membri dell’organizzazione criminale interessata ad altri casi, nonché sulla loro cooperazione con altri membri di circoli organizzati con attività criminali uguali o simili.