donostia – Il Giro d’Italia prende il via venerdì a Budapest e dintorni con un tour di tre giorni dell’Ungheria devastata dalla pandemia di due anni fa. L’inizio del 2022 è attualmente previsto per il 2020, quando il coronavirus paralizza tutto mesi prima del round transalpino. Ora quello scenario è mantenuto, ma i ciclisti chiamati a distinguersi non sono più gli stessi di una volta.
Il preferito numero uno è Riccardo Carapazo (Ineos), uno dei tre vincitori del Giro (2019) ad apparire nel gruppo. Visma Jumbo Riders Tom Dumoulin (2017) sono anche in gioco e vogliono lottare per il generale, ma le opzioni non sono del tutto solide e nella rosa olandese mantengono anche il trucco delle giovanili norvegesi. Tobia Foss. Qualcosa di simile è successo ad Astana: corri Vincenzo Nibali (2013 e 2016), ma Superuomo Lopez è il tuo vero leader per trovare il rosa.
Il Bahrain viene con Mikel Landa come capofila, accompagnato da a Pello Bilbao il quinto nel 2020. È stato poi superato nell’ultima cronometro dal quarto joao almeida (UAE), giunto a Budapest con tutte le intenzioni. Un’altra possibilità indica Wilco Keldermann Voi Jay Hindley (Bora), Romain Bardet (DSM), Ugo Carthy (Prima Educazione) o Attila Valter (Grupama).