Il dolore dell’Italia: il rigore sbagliato ossessiona Jorginho

MILANO (AP) — Quando l’Italia non è riuscita a qualificarsi per l’ultimo Mondiale è stato un disastro inimmaginabile per il Paese.

Stare fuori dagli altri? Non ci sono parole per descriverlo.

“NOOOOOOO!” era il titolo del quotidiano Tuttosport di venerdì, ampio quanto la prima pagina.

Gli italiani, che solo otto mesi fa hanno vinto l’Europeo, non possono incolpare nessuno per questo disastro. Hanno sperperato una dozzina di occasioni da gol perdendo un playoff per 1-0 contro la Macedonia del Nord giovedì. Hanno pagato a caro prezzo quell’inefficacia offensiva quando Aleksandar Trajkovski ha segnato nei tempi di recupero e ha sigillato la sua eliminazione.

“L’Italia scende più in basso che mai”, lamenta in prima pagina il Corriere dello Sport.

La sconfitta di Palermo ha colto tutti di sorpresa ma ha coronato il progressivo declino di una squadra incapace di mantenere il livello che l’ha portata a vincere l’Europeo battendo l’Inghilterra ai rigori nel luglio dello scorso anno.

Dopo aver registrato un record di vittorie consecutive, l’Italia ha vinto solo due degli ultimi otto incontri. La ritirata in Spagna nella Nations League è stata la loro prima sconfitta in più di tre anni.

“La nostra vittoria agli Europei era meritata. Ma la fortuna che abbiamo avuto in quel torneo ha lasciato il posto a una grande sfortuna”, ha detto il tecnico Roberto Mancini. “Era come se subire un gol negli ultimi istanti fosse qualcosa di prevedibile. Non so cosa dire. Forse non avremmo dovuto arrivare a questo punto”.

Le cose non sono andate bene:

OCCASIONE PERDITA

L’Italia ha dominato completamente il suo girone di qualificazione fino a Euro 2020. Ma dopo quel torneo ha iniziato ad avere problemi a segnare gol. Gli Azzurri hanno pareggiato quattro delle ultime cinque gare di qualificazione e sono arrivati ​​secondi nel proprio girone dietro alla Svizzera.

Contro la Bulgaria, ad esempio, ha segnato 27 tiri in porta contro i quattro rivali e ha avuto il 71% di palla, ma ha pareggiato 1-1.

La stessa cosa è successa nei playoff contro la Macedonia del Nord. L’Italia ha segnato 32 tiri in porta e la Macedonia quattro, di cui uno dentro. Ora la Macedonia del Nord giocherà una partita di qualificazione ai Mondiali contro il Portogallo martedì prossimo.

La mancanza di gol ha preoccupato così tanto Mancini che a gennaio ha messo alla prova per tre giorni Mario Balotelli, che da tre anni non giocava in Nazionale. Alla fine non l’ha chiamata.

PENALE

I rigori hanno salvato l’Italia a Euro 2020. Hanno battuto la Spagna in semifinale e l’Inghilterra in finale.

Ma Jorginho non è riuscito a tirare da 12 passi in due partite contro la Svizzera in cui l’Italia ha regalato quattro punti. Entrambi hanno pareggiato, 0-0 e 1-1.

Se ne vincerà almeno uno, l’Italia finirà in testa al girone e si qualificherà per il Mondiale di quest’anno in Qatar.

“Fa male pensare al rigore”, ha detto Jorginho. “Ci penso ancora e continuerò a farlo per il resto della mia vita, sfortunatamente”.

Avere questa opportunità due volte e non essere in grado di aiutare la tua squadra e il tuo paese è qualcosa che porterò con me per sempre. Questo è un fardello molto pesante. La gente dice che dobbiamo guardare avanti, ma fa ancora male”.

SERIE

Il brutto momento della selezione è coinciso con i club di Serie A.

Juventus e Inter sono state eliminate dalla Champions League agli ottavi, mentre Milan e Atalanta non sono nemmeno uscite dalla fase a gironi. Nessun club italiano ha vinto l’Europeo da quando l’Inter lo fece nel 2010.

D’altronde il rapporto tra club e nazionale non è stato buono, al punto che il club ha rifiutato una richiesta della Federcalcio italiana di cambiare calendario e di non giocare le date nel weekend precedente il ripescaggio. darà a Mancini più tempo per lavorare con i giocatori.

“E’ chiaro che c’è molta resistenza nei club riguardo alle elezioni”, ha detto il presidente della federazione Gabriele Gravina. “La selezione sembra più una barriera che qualcosa che tiene insieme le nazioni”.

“Qualcosa doveva essere fatto”, ha aggiunto.

Aroldo Ferrari

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