Vincenzo Spadafora, ministro della Gioventù e delle Politiche sportive, ha assicurato mercoledì di vedere che è sempre più difficile continuare la Serie A (Prima Divisione) e ritiene che “se fossi presidente di un club, inizierei a pensare alla prossima stagione. .” “.
“Tra mercoledì e domani proseguiranno i contatti tra il comitato tecnico-scientifico e la Federcalcio italiana (FIGC), che in precedenza aveva presentato un protocollo di allenamenti ritenuto inadeguato. Tuttavia Continuare gli allenamenti non significa continuare il campionatoLo ha detto Spadafora in un’intervista alla televisione italiana “La 7”.
“Se non vogliamo esitare, seguiamo semplicemente la linea francese e olandese che hanno abbandonato” Ha aggiunto.
Il governo italiano ha deciso domenica scorsa che gli atleti che praticano sport individuali potranno allenarsi dal 4 maggio, mentre le società di calcio dovranno aspettare almeno fino al 18. per proseguire gli allenamenti presso il centro sportivo, cosa che ha suscitato forti polemiche tra le squadre di Serie A.
“Sinceramente vedo il percorso per la ripresa della competizione sempre più piccolo. La questione formazione è diversa, ma se fossi il presidente di un club di Serie A inizierei a pensare alla prossima stagione”ha ammesso il ministro.
“Come Ministro dello Sport sarei un pazzo se discriminassi il calcio, che porta soldi all’intero sistema sportivo, ma se la competizione non potrà continuare in condizioni di sicurezza saremo costretti a fermarci. Non ha senso che tre o quattro presidenti non lo capiscano.”ha chiuso.
Il calcio è l’unico sport professionistico italiano che intende ancora finire la stagioneper non innescare perdite economiche che potrebbero raggiungere il miliardo di euro.
Al contrario, basket, pallavolo e rugby sono stati ufficialmente abbandonati Stagione 2019-2020 a causa dell’incertezza relativa allo sviluppo della crisi sanitaria.
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