Le persone prive di documenti non beneficiano dei servizi sanitari…

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Berlino Le persone che vivono in Germania senza status di residenza permanente non dovrebbero più essere escluse dai servizi sanitari. È quanto chiedono 80 organizzazioni della società civile e associazioni assistenziali.

Ciò include, ad esempio medici nel mondoMedici Internazionali per la Prevenzione della Guerra Nucleare/Medici per la Responsabilità Sociale (IPPNW), Diaconia tedesca, Pro asilo, Amnesty International e il gruppo di lavoro nazionale dei centri psicosociali per rifugiati e vittime di tortura (BAf) e più di 26.400 persone hanno firmato una petizione a favore della campagna #Trattate allo stesso modo.

Al termine della campagna, i rappresentanti dell’organizzazione hanno consegnato oggi le firme ai membri della fazione governativa vicino al Bundestag a Berlino. Nell’accordo di coalizione, il nuovo governo federale si è impegnato ad affrontare questi problemi.

Diceva: Vogliamo rivedere i requisiti di denuncia per le persone senza documenti in modo che i malati non siano scoraggiati dal farsi curare. Secondo la campagna #EqualBeHandling, in Germania diverse centinaia di migliaia di persone vivono senza documenti.

Tutti i tedeschi dovrebbero poter rivolgersi a un medico senza timore di perdere la propria esistenza, ha sottolineato François De Keersmaeker, direttore di Medici del mondo, durante la consegna delle firme.

Tuttavia, l’articolo 87 della Legge sulla popolazione garantisce che le persone siano minacciate di espulsione se chiedono di coprire i costi delle cure mediche. La legislazione dovrà prima o poi affrontare queste denunce.

La paura della deportazione non dovrebbe portare a malattie croniche e ritardi nell’ottenimento delle cure tanto necessarie, ha sottolineato Carlotta Conrad, medico e membro del consiglio dell’IPPNW.

Il rapporto di fiducia tra medici e pazienti non dovrebbe essere disturbato dall’intervento del governo, anche nel caso di persone senza permesso di soggiorno. Questo è sempre parte integrante del successo del trattamento medico.

Il diritto alle prestazioni sanitarie vale per tutti, indipendentemente dallo status di residenza. Lo Stato deve garantire che l’accesso alle cure mediche funzioni anche nella pratica, ha chiesto Ulrich Lilie, presidente della Diakonie, consegnando le firme.

Contesto: in Germania le persone senza status di residente permanente hanno diritto legale all’assistenza medica. Secondo l’articolo 1 comma 1 n. 5, 4 e 6 della legge sulle prestazioni per i richiedenti asilo, hanno diritto a prestazioni mediche limitate in caso di malattia acuta o condizioni dolorose nonché durante la gravidanza e il parto.

L’ufficio dell’assistenza sociale del luogo di residenza si assume i costi e deve rilasciare un certificato medico alla persona che si rivolge a un medico.

Secondo l’articolo 87 della legge sulla popolazione, gli uffici di assistenza sociale sono obbligati a trasmettere tali dati alle autorità per l’immigrazione quando fanno domanda per la copertura delle spese mediche. Ciò significa che i pazienti colpiti sono minacciati di espulsione. © PB/aerzteblatt.de

Federica Faugno

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