L’Italia inasprisce il dress code, multe fino a 500 euro per i turisti maleducati

I turisti che pianificano una vacanza in Italia e visitano alcune delle famose attrazioni turistiche come il Pantheon, la Basilica di San Pietro o il Duomo devono vestirsi in modo appropriato.

Anche se molti lo visitano per la sua incredibile storia e bellezza, tieni presente che si tratta di un sito religioso e che esistono regole rigide per quanto riguarda l’abbigliamento e i rivestimenti. Tuttavia, comunità più piccole e non necessariamente religiose in Italia stanno iniziando a avanzare richieste simili.

Alcune comunità in Italia hanno recentemente introdotto rigidi codici di abbigliamento quando si cammina per la città.

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Ecco cosa devono sapere i turisti in Italia:

Molte delle principali attrazioni d’Italia sono le sue chiese, cattedrali o complessi religiosi, ha scritto Forbes.

Se vogliono assicurarsi di non essere respinti all’ingresso, devono rispettare un determinato codice di abbigliamento.

Sono spesso esposti davanti agli edifici ed è generalmente vietato agli uomini e alle donne entrare con le spalle, lo stomaco o le ginocchia scoperte.

Ciò significa niente spalline, canottiere, top corti, pantaloncini o vestiti sopra il ginocchio.

ragazza della spiaggia estiva
Pexels/Riccardo

Alcune istituzioni possono offrire sciarpe o coperte a chi si veste in modo inappropriato, ma altre potrebbero rifiutarle all’ingresso.

All’inizio di questo mese, una turista australiana ha detto di aver “baciato la porta” in diversi posti di Roma a causa del suo vestito corto e scollato. Gli fu rifiutato l’ingresso al Vaticano, al Pantheon e al Museo dei Morti.

Nei luoghi religiosi meno turistici, come le chiese parrocchiali, potrebbe non esserci un membro del personale che fa rispettare il codice di abbigliamento, ma il rispetto di questo codice è raccomandato in tutto il Paese.

Gondola Veneziana
Pexels/Connor Gaskey

Diverse destinazioni in Italia hanno inoltre imposto che ai turisti non sia consentito travestirsi quando camminano per la città.

L’anno scorso il sindaco della città balneare di Sorrento ha vietato di passeggiare per il centro città in costume da bagno.

“Questo comportamento può creare disagi sia ai sorrentini che ai turisti”. Vogliamo così tutelare e migliorare la qualità della vita e della civiltà nel centro cittadino e negli spazi pubblici”, ha scritto in un post su Facebook il sindaco Massimo Coppola.

Tali violazioni ora possono comportare una multa fino a 500 euro.

Venezia
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Lipari, la più grande delle Isole Eolie in Sicilia, ha regole simili. Dal 2013 chi indossa costumi da bagno o infradito fuori dalla spiaggia è multato fino a 500 euro.

La stessa cosa è accaduta anche in una delle città preferite dagli italiani. Chi vuole fotografarsi in Piazza San Marco o seguire con lo sguardo i gondolieri, ma ha il seno troppo scoperto o indossa un costume da bagno, può rovinare il proprio budget con una multa fino a 500 euro.

Duilio Romani

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