Protesta dei lavoratori del calzaturificio italiano “Falk ist” a Knjaževac

È in corso la protesta dei lavoratori insoddisfatti delle condizioni di lavoro della fabbrica di scarpe italiana “Falk ist” a Knjaževac, riferisce la giornalista di TV Nova S Katarina Golubović.

Il presidente del sindacato “Sloga”, Uroš Savić, ha citato come motivo della protesta l’insoddisfazione per i salari e ha definito “patetiche” le richieste.

“Aumento salariale del 10%, pasto caldo 200 dinari, incentivo 5mila dinari.” Riteniamo che le nostre richieste siano patetiche, ma speriamo che la direzione le soddisfi immediatamente in modo che la protesta non si diffonda, e il blocco delle uscite della fabbrica sarà il passo successivo se le richieste non verranno soddisfatte”, ha affermato Savić.

In precedenza, le manifestazioni si erano svolte venerdì.

“Nessuno soddisfa le nostre richieste”. Come potete vedere, siamo qui oggi in numero maggiore rispetto a venerdì e ci aspettiamo che i nostri cittadini si uniscano a noi. Fino a quando le richieste non saranno soddisfatte, non intendiamo rinunciare alle nostre intenzioni. Le richieste sono patetiche. E siamo sicuri che la nostra azienda non subirà troppe perdite e che i lavoratori avranno i mezzi per vivere normalmente”, ha detto il presidente del sindacato “Sloga”.

Ricordiamo che nel 2017 ci sono state anche le proteste dei lavoratori del calzaturificio “Falc East”, dove i motivi principali delle proteste erano il lavoro straordinario, il salario e i rapporti interpersonali tra direzione e dipendenti, ha spiegato Savić.

“In azienda non sono previste ore di straordinario. Tuttavia, il problema è che il lavoro che prima veniva svolto dal lunedì al sabato ora viene svolto dal lunedì al venerdì, quindi i lavoratori lavorano di più per gli stessi soldi e non vengono pagati per il lavoro straordinario che prima era incluso nel salario. il suo reddito”, ha detto Savić.

Il piano è di attraversare il centro della città dove sarà bloccata la strada principale di Knjaževac. Il prossimo passo, secondo Uroš Savić, è “quello che decidono le masse”.

La marcia di protesta è iniziata alle dieci e mezza. Secondo la giornalista Katarina Golubović in strada c’erano diverse centinaia di residenti.

Duilio Romani

"Secchione di bacon. Lettore generico. Appassionato di web. Introverso. Professionista freelance. Pensatore certificato."