Che si prepara a “colpire” Attiki Odos

Di Kostas Ketsietzis

Notevole interesse esplorativo è stato registrato per il nuovo contratto di concessione di Attica Road. Sono più di 12 gli interessati che hanno bussato finora alla porta di TAIPED, tra cui investitori istituzionali (fondi infrastrutturali), concessionarie internazionali provenienti dall’Europa e dall’America, ma anche il più grande gruppo greco che sta preparando un’alleanza internazionale per partecipare alla competizione.

Secondo le informazioni tra le parti interessate figura la spagnola Abertis, una delle più grandi società di gestione stradale con una presenza in 16 paesi, principalmente in Europa e America Latina. Il gruppo ha generato ricavi per 4,8 miliardi di euro nel 2021 con una redditività operativa proveniente principalmente dai mercati di Francia, Spagna, Cile, Messico e Brasile.

Interessante è stato dimostrato da Brisa, che è la più grande società di gestione autostradale del Portogallo con concessioni di oltre 1.600 km, così come da altre società europee conosciute nel nostro Paese. Tra questi c’è la francese Vinci, che ha partecipato a importanti concessioni in Grecia, tra cui la Olympia Road, il ponte Rio-Antirio e l’autostrada SA Aegean Highway.

Si prevede che entrerà nel gioco delle offerte anche Autostrade per l’Italia (ASPI), che è in procinto di cambiare proprietà, passata al controllo congiunto della banca italiana Cassa Depositi e Prestiti e delle società di investimento Blackstone e Macquarie. Autostrade aveva partecipato, attraverso la controllata Autostrade Tech, alla gara di telepedaggio, poi annullata, in joint venture con Actor, Intrakat e Intrasoft.

Investitori instituzionali

Interesse per Attiki Odos, secondo le stesse informazioni, è stato espresso anche da grandi gestori di fondi globali che controllano fondi speciali che investono in infrastrutture (fondi infrastrutturali). La partecipazione degli attori che gestiscono investimenti miliardari è anche la ragione principale per cui la nuova concessione di Attica Road procede così, senza piani di espansione e quindi senza grandi oggetti di costruzione, che aumenterebbero i rischi.

Tra questi investitori ci sono nomi di spicco come ROADIS della canadese PSP Investments, che gestisce uno dei fondi pensione più grandi del mondo e, tra le altre cose, controlla AviAlliance, che partecipa per circa il 40% all’aeroporto internazionale di Atene. ROADIS partecipa anche al reclamo di Egnatia Road. Sotto inchiesta anche il gruppo francese Ardian, il gruppo tedesco Allianz e il gruppo d’investimento australiano Macquarie, che ha recentemente acquisito il 49% di DEDDIE.

Collaborazione con gruppi greci

È naturale che anche i maggiori gruppi greci di costruzioni e concessioni dichiarino il loro “presente”, a cominciare da Ellactor e Avax, che insieme ad Egis sono gli attuali titolari della concessione di Attica Road, entrambi i gruppi greci dovrebbero rivendicare anche le nuove concessioni. è titolare per la prima volta di una concessione autostradale in joint venture con Macquarie, mentre si sta costruendo una forte alleanza tra GEK TERNA (ss che ha rilevato con Egis la concessione di Egnatia Odos) e il Gruppo Mytileneos.

grandi aspettative

Il grande interesse mostrato fa sorgere grandi aspettative per il prezzo che verrà raggiunto nella gara, perché gli analisti stimano che sia uno degli asset più importanti presenti nella procedura di gara. Se le stime sono corrette, il prezzo probabilmente supererà i 2,5 miliardi di euro, considerando i progressi compiuti finora dall’autostrada in termini di ricavi e traffico, nonché le prospettive future.

La concessione esistente scadrà nell’ottobre 2024 e oggetto del bando è una nuova concessione per il finanziamento, l’esercizio, la manutenzione e lo sfruttamento di un’autostrada di 70 km per 25 anni. La scadenza per la presentazione degli interessi è il 20 aprile e l’obiettivo è presentare offerte vincolanti entro l’anno in modo che non vi siano lacune nelle operazioni del pozzo.

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Marino Esposito

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